Da tempo immemorabile queste creature mi ossessionano.
Credo che la serie degli "Oddities" riporti a galla le mie paure e il mio immaginario da bambino.
C'è la faccia di prugna, l'uomo a due teste, la pianta carnivora, la bambola sciolta al calore.
Già da qualche anno, ormai, le stranezze in questione sono ritornate al mio servizio. E per l'occasione si sono tutte vestite a cerimonia in giacca e cravatta.
Ma avere una propria corte di mostri non è cosa da poco, richiede tempo e dedizione.
A volte la loro sete di successo (fanno un baccano tremendo) mi costringe a caricarle in valigia e mostrarle a un pubblico di curiosi.
Tra le esperienze ricordo in particolare la mostra collettiva "Oddities & le parti sostituibili" (realizzata assieme agli amici Ettore Tripodi e Enrico Camontelli), una fugace apparizione al festival "Crack! fumetti dirompenti" (dove il disegnatore Paper Resistance voleva effettuare uno scambio di creature) e la recente "La memoria del presente", per la quale però si è presentata solo una piccola parte del gruppo.
Ogni membro degli "Oddities" è contenuto in un dipinto di dimensioni 24cm X 40cm circa.
L'intera serie, per ora, vanta la presenza di una quarantina di creature bizzarre.
Ogni settimana vi faranno visita su questo blog in due per volta.
Visto che inspiegabilmente nessuno si era degnato di commentare tali capolavori sento il dovere dire ciò che penso:
RispondiEliminaIl primo sembra l'enigmista di Batman dopo 39 anestesie dentistiche.
Il secondo è Anacleto, il gufo di Mago Merlino.
Il terzo è George Washington dopo la cura dimagrante.
Non lo so se leggi ancora post così vecchi mio caro HurricaneIvan. Nel caso ci dovessi tornare elùcubrati di nuovo.
Mi sono elucubrato. Grazie, Goffredo. Ora parto per Roma. Mi raccomando, nel frattempo datti pure da fare per tenere alto il livello di elucubranza su questo blog.
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