A presto!
lunedì 28 maggio 2007
ODDITIES DELLA SETTIMANA!!! (28/5/07)
Come promesso, altri Oddities. Questa volta mandiamo in onda il cane infernale e l'uomo risucchiato. Trattateli come fossero figli vostri.
venerdì 25 maggio 2007
DOMANI 26 MAGGIO
Domani, 26 maggio, a Milano, il sottoscritto e la rivista The Artist saranno presenti all'evento Stecc'o'mics, organizzato dal caparbio Igor Zovianoff.
All'evento parteciperanno anche Ermanuele Fossati (l'autore di Dirty Bastard), Akab, la fanzine Ciurma e altre autoproduzioni.
Per l'occasione promuoverò lo speciale "Tutto quello che avreste voluto sapere su The Artist e non avete mai osato chiedere" e presenterò in anteprima la mia nuova storia: "Il Provino!". Saranno poi esposti alcuni miei lavori, assieme alle tavole dei già citati Akab, Ema ed Igor.
La sede del centro è in VICOLO de CASTILLIA - metropolitana GIOIA (linea VERDE).
Mi dicono che non c'è numero civico essendo una struttura temporanea in attesa di quella definitiva.
Inizia tutto a partire dalle 12 fino a sera inoltrata.
domenica 20 maggio 2007
FRANK LUGERBERGER
Frank Lugerberger è un mio fan.
Da sedici anni fa l'imprenditore aziendale e ha una bella moglie e due figli adorabili.
Ha deciso di abbandonare la mondanità e le sue sicurezze economiche e affettive per diventare un personaggio dei miei fumetti.
Ma dovrà superare un bizzarro e arduo provino per essere assunto ed entrare nel mio entourage di mostri e creature bizzarre.
Questa, in parole povere, è la trama de "IL PROVINO", la storia che sto disegnando (e che ho quasi ultimato) che verrà pubblicata sul prossimo numero della rivista Lamette.
Si prospetta un numero interessante, con parecchi autori italiani tutti arruolati per il fronte di combattimento punk.
Lamette è di sicuro una delle autoproduzioni con cui mi trovo più in sintonia. Senza menate pseudointellettuali e senza troppi fronzoli autobiografici. Sono contento che sia nata una collaborazione attiva tra la mia The Artist e realtà come questa.
Anzi, voglio invitare Rocco Lombardi e Simone Lucciola, i due portavoce di Lamette, a parlare di questo nuovo numero e di come se la passa tutta quella meravigliosa armata Brancaleone che chiamiamo editoria indipendente. Restate in onda.
Da sedici anni fa l'imprenditore aziendale e ha una bella moglie e due figli adorabili.
Ha deciso di abbandonare la mondanità e le sue sicurezze economiche e affettive per diventare un personaggio dei miei fumetti.
Ma dovrà superare un bizzarro e arduo provino per essere assunto ed entrare nel mio entourage di mostri e creature bizzarre.
Questa, in parole povere, è la trama de "IL PROVINO", la storia che sto disegnando (e che ho quasi ultimato) che verrà pubblicata sul prossimo numero della rivista Lamette.
Si prospetta un numero interessante, con parecchi autori italiani tutti arruolati per il fronte di combattimento punk.
Lamette è di sicuro una delle autoproduzioni con cui mi trovo più in sintonia. Senza menate pseudointellettuali e senza troppi fronzoli autobiografici. Sono contento che sia nata una collaborazione attiva tra la mia The Artist e realtà come questa.
Anzi, voglio invitare Rocco Lombardi e Simone Lucciola, i due portavoce di Lamette, a parlare di questo nuovo numero e di come se la passa tutta quella meravigliosa armata Brancaleone che chiamiamo editoria indipendente. Restate in onda.
martedì 15 maggio 2007
UNA STRANA RECENSIONE
Riporto fedelmente la recensione relativa all'ultimo numero di The Artist (lo speciale " TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SU THE ARTIST E NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE!") pubblicata sulla rivista INK di marzo 2007.
L'autore è Paolo Peruzzo.
" In questo volumetto brossurato di grande formato, trova espressione l'underground di casa nostra e non solo. La copertina a colori, comprende il fronte e il retro della rivista estendendosi oltre la costoletta fino a occupare anche l'ultima pagina. L'autore si firma Paolo Perchè, ma si riconosce lo stile di Paolo Bacilieri (peraltro citato tra i collaboratori). Non è l'unico autore noto a partecipare a questa sorta di Helzapopping fumettistico; troviamo, tra gli altri, anche Giuseppe Festino, Osvaldo Cavandoli, Maurizio Rosenzweig, Fernando Caretta, Alberto Ponticelli. Difficile dare un giudizio su un lavoro così variegato opera di ingegni multiformi. Diciamo subito che si tratta di un miscuglio di generi forse arbitrariamente riuniti sotto la comune definizione di fumetto underground ma che in effetti nasce dalla contaminazione di fumetti diversi che spaziano da MAD a Harakiri a Il Male a Ca'Bala, strizzando l'occhio ai Freak Brothers e Robert Crumb. Il risultato è una rivista assolutamente demenziale che a prima vista può sembrare spiazzante ma che contiene trovate pazzesche e davvero divertenti.
La capacità tecnica degli autori è altalenante, ma in questo caso quello che conta maggiormente sono le idee e la capacità di renderle efficaci sulla carta. L'umorismo e la satira sono di grana grossa, però colpiscono nel segno. Credo che questo sia l'obiettivo che gli autori si siano prefissi senza guardare troppo per il sottile. Tutto sommato le scene da voltastomaco sono abbastanza contenute, per cui il lettore può anche sperare di arrivare alla fine della rivista in un'unica seduta di lettura.
Un complimento và agli autori che immagino giovani e pervasi da un sano spirito goliardico ma capaci di dare corpo alle loro idee realizzando con impegno e volontà volumi come questo. Non è poco in un momento in cui gli editori sembrano fare a gara per pubblicare il meno possibile. Dissacrante ma divertente. Consigliato agli stomaci forti. "
L'autore è Paolo Peruzzo.
" In questo volumetto brossurato di grande formato, trova espressione l'underground di casa nostra e non solo. La copertina a colori, comprende il fronte e il retro della rivista estendendosi oltre la costoletta fino a occupare anche l'ultima pagina. L'autore si firma Paolo Perchè, ma si riconosce lo stile di Paolo Bacilieri (peraltro citato tra i collaboratori). Non è l'unico autore noto a partecipare a questa sorta di Helzapopping fumettistico; troviamo, tra gli altri, anche Giuseppe Festino, Osvaldo Cavandoli, Maurizio Rosenzweig, Fernando Caretta, Alberto Ponticelli. Difficile dare un giudizio su un lavoro così variegato opera di ingegni multiformi. Diciamo subito che si tratta di un miscuglio di generi forse arbitrariamente riuniti sotto la comune definizione di fumetto underground ma che in effetti nasce dalla contaminazione di fumetti diversi che spaziano da MAD a Harakiri a Il Male a Ca'Bala, strizzando l'occhio ai Freak Brothers e Robert Crumb. Il risultato è una rivista assolutamente demenziale che a prima vista può sembrare spiazzante ma che contiene trovate pazzesche e davvero divertenti.
La capacità tecnica degli autori è altalenante, ma in questo caso quello che conta maggiormente sono le idee e la capacità di renderle efficaci sulla carta. L'umorismo e la satira sono di grana grossa, però colpiscono nel segno. Credo che questo sia l'obiettivo che gli autori si siano prefissi senza guardare troppo per il sottile. Tutto sommato le scene da voltastomaco sono abbastanza contenute, per cui il lettore può anche sperare di arrivare alla fine della rivista in un'unica seduta di lettura.
Un complimento và agli autori che immagino giovani e pervasi da un sano spirito goliardico ma capaci di dare corpo alle loro idee realizzando con impegno e volontà volumi come questo. Non è poco in un momento in cui gli editori sembrano fare a gara per pubblicare il meno possibile. Dissacrante ma divertente. Consigliato agli stomaci forti. "
lunedì 14 maggio 2007
(al)COLICO!
La mia cara amica Alice mi ha spedito queste belle foto scattate durante il live degli Aztrokitifks a Colico.
L'evento, organizzato da Serena Pasticcini, ha visto salire sul palco cinque band e immensi fiumi di alcool.
La mia superband degli Aztrokitifks (una formazione improvvisata creata apposta per la circostanza) era costituita da:
- Andrea Aloisio & Chicco Camontelli alle percussioni (anzi, a dire il vero il faunesco Aloisio ha esordito con il flauto)
- Omsharan Salafia alla chitarra elettrica
- Georgemary alla batteria
- Frank alle presentazioni
- e il sottoscritto al basso e all'armonica a bocca.
Abbiamo suonato per un'ora psichedelia, blues e fusion.
Siamo piaciuti parecchio al pubblico, ci hanno applaudito, ma nessuno dei sei componenti si ricorda esattamente i pezzi suonati. Ciò è dovuto principalmente alla logica dell'organizzazione di offrire da bere a volontà agli artisti. Una manna dal cielo, senza dubbio. Ma quando siamo saliti sul palco eravamo tutti completamente ubriachi.
Il modo per sopperire a questi concerti alcolici è quello di improvvisare in modale. Ciò permette ai vari componenti di incastonare in un unico brano diversi pattern musicali della stessa tonalità e di reggere all'infinito lo stesso pezzo con diversi sbalzi di tensione e di ritmo.
L'evento, organizzato da Serena Pasticcini, ha visto salire sul palco cinque band e immensi fiumi di alcool.
La mia superband degli Aztrokitifks (una formazione improvvisata creata apposta per la circostanza) era costituita da:
- Andrea Aloisio & Chicco Camontelli alle percussioni (anzi, a dire il vero il faunesco Aloisio ha esordito con il flauto)
- Omsharan Salafia alla chitarra elettrica
- Georgemary alla batteria
- Frank alle presentazioni
- e il sottoscritto al basso e all'armonica a bocca.
Abbiamo suonato per un'ora psichedelia, blues e fusion.
Siamo piaciuti parecchio al pubblico, ci hanno applaudito, ma nessuno dei sei componenti si ricorda esattamente i pezzi suonati. Ciò è dovuto principalmente alla logica dell'organizzazione di offrire da bere a volontà agli artisti. Una manna dal cielo, senza dubbio. Ma quando siamo saliti sul palco eravamo tutti completamente ubriachi.
Il modo per sopperire a questi concerti alcolici è quello di improvvisare in modale. Ciò permette ai vari componenti di incastonare in un unico brano diversi pattern musicali della stessa tonalità e di reggere all'infinito lo stesso pezzo con diversi sbalzi di tensione e di ritmo.
Per certi versi è come mettere il pilota automatico e lasciarsi trasportare. Possono accadere delle cose molto interessanti, musicalmente parlando. Miles Davis ha fatto i suoi pezzi migliori, con questa logica.
Ho un bel ricordo di quella sera. Conosciuto gente nuova, dormito all'aperto e mangiato come si deve.
Ciliegina sulla torta, tutta la band ha rischiato la gattabuia per aver suonato all'aperto dopo il concerto (era oramai notte inoltrata, e tutto il paese era a nanna).
L'agente di polizia ha storto il naso e ha preso tutti i nostri dati meticolosamente.
Mi sentivo un Blues Brother.
giovedì 10 maggio 2007
ODDITIES!!!
Da tempo immemorabile queste creature mi ossessionano.
Credo che la serie degli "Oddities" riporti a galla le mie paure e il mio immaginario da bambino.
C'è la faccia di prugna, l'uomo a due teste, la pianta carnivora, la bambola sciolta al calore.
Già da qualche anno, ormai, le stranezze in questione sono ritornate al mio servizio. E per l'occasione si sono tutte vestite a cerimonia in giacca e cravatta.
Ma avere una propria corte di mostri non è cosa da poco, richiede tempo e dedizione.
A volte la loro sete di successo (fanno un baccano tremendo) mi costringe a caricarle in valigia e mostrarle a un pubblico di curiosi.
Tra le esperienze ricordo in particolare la mostra collettiva "Oddities & le parti sostituibili" (realizzata assieme agli amici Ettore Tripodi e Enrico Camontelli), una fugace apparizione al festival "Crack! fumetti dirompenti" (dove il disegnatore Paper Resistance voleva effettuare uno scambio di creature) e la recente "La memoria del presente", per la quale però si è presentata solo una piccola parte del gruppo.
Ogni membro degli "Oddities" è contenuto in un dipinto di dimensioni 24cm X 40cm circa.
L'intera serie, per ora, vanta la presenza di una quarantina di creature bizzarre.
Ogni settimana vi faranno visita su questo blog in due per volta.
Credo che la serie degli "Oddities" riporti a galla le mie paure e il mio immaginario da bambino.
C'è la faccia di prugna, l'uomo a due teste, la pianta carnivora, la bambola sciolta al calore.
Già da qualche anno, ormai, le stranezze in questione sono ritornate al mio servizio. E per l'occasione si sono tutte vestite a cerimonia in giacca e cravatta.
Ma avere una propria corte di mostri non è cosa da poco, richiede tempo e dedizione.
A volte la loro sete di successo (fanno un baccano tremendo) mi costringe a caricarle in valigia e mostrarle a un pubblico di curiosi.
Tra le esperienze ricordo in particolare la mostra collettiva "Oddities & le parti sostituibili" (realizzata assieme agli amici Ettore Tripodi e Enrico Camontelli), una fugace apparizione al festival "Crack! fumetti dirompenti" (dove il disegnatore Paper Resistance voleva effettuare uno scambio di creature) e la recente "La memoria del presente", per la quale però si è presentata solo una piccola parte del gruppo.
Ogni membro degli "Oddities" è contenuto in un dipinto di dimensioni 24cm X 40cm circa.
L'intera serie, per ora, vanta la presenza di una quarantina di creature bizzarre.
Ogni settimana vi faranno visita su questo blog in due per volta.
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