domenica 22 giugno 2008

WIKIPEDIA!!!

Bentornati, cervelli ipercalorici.
In attesa di nuovissimi aggiornamenti dal fronte di battaglia, che arriveranno presto (prometto!), vi posto con piacere una recente scoperta sul web che mi ha reso felice.

Una ignota anima pia (che sia Gianluca Umiliacchi? Paolo D'Orazio? Emiliano Rabuiti? Oppure si cela l'ombra enciclopedica di Goffredo Swineheard?) ha inserito una voce di Wikipedia inerente la mia rivista The Artist.

La riporto qui di seguito:

"The Artist è una rivista di fumetti fondata nel 2001 dall’artista underground milanese Ivan Manuppelli con Igor Mangano ed Emanuele Fossati.
Caratteristica peculiare di The Artist è la grande eterogeneità, sia di stili che di autori. Si spazia infatti da fumettisti esordienti o semisconosciuti a grandi nomi del panorama italiano ed internazionale. In alcuni casi le storie sono disegnate a più mani, affidando ogni pagina ad un autore differente, o facendo realizzare la stessa da più disegnatori, fondendo stili, a volte molto diversi tra loro, di artisti che spesso non si sono mai neppure incontrati.
Fra i numerosi collaboratori che si sono succeduti nel corso degli anni figurano artisti come
Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Carlo Peroni (Perogatt), Paolo Bacilieri, Maurizio Rosenzweig, Hunt Emerson, Mike Diana, Luigi Corteggi, Sergio Ponchione, Alberto Ponticelli, Pat Moriarity, Massimo Semerano, David Vecchiato, Stefano Zattera, Bill Wray, Fernando Caretta, Robert Armstrong, Niccolò Storai, Giuliano Aloisi, Massimo Cavezzali, Geremia Moscatelli, Danilo Loizedda, Alessio Spataro, Davide Boldrini, Tino Adamo, Roberto Mangosi, Giuseppe Palumbo, Stefano Obino, Piero Tonin, e gli stessi Manuppelli (sotto lo pseudonimo di Hurricane Ivan) e Fossati.
Hanno collaborato con la rivista anche alcuni artisti non direttamente legati al mondo del fumetto, come il cantastorie siciliano
Franco Trincale, l’artista di strada Filippo Auti e il burattinaio argentino Adrian Bandirali."


Beh, che aggiungere? Chiunque sia stato lo ringrazio. Sono commosso!

Per quanto riguarda Puck il Nano, ha svolazzato in giardino per la gioia. Ma poi ha rimesso mano ai suoi piani di conquista del globo terrestre.
Tenetevi aggiornati, il suo verbo ammaliante sarà diffuso sulle pagine di "Puck!".

mercoledì 11 giugno 2008

TOLLERANZA ZERO!

Anteprima della mia storia pubblicata sul volume "Zero Tolleranza", edito da Becco Giallo e curato da Emiliano Rabuiti e Claudio Calia.

Un uomo, la sua televisione, e le angoscianti mura domestiche.
Quale forza raccapricciante si cela nel tubo catodico? Su quali frequenze trasmettono l'odio per il genere umano? E poi... l'uomo è intollerante per natura?
Queste e altre inquietudini esistenziali ci tormenteranno in questo incubo fanta-condominiale di ben 5 pagine.
Protagonisti, un uomo qualunque e la sua vita qualunque.

Restate sintonizzati, amici telespettatori.

lunedì 2 giugno 2008

Sun 'n Sound!

Bentornati, complici internauti e anime in fibrillazione.
Qui dalle mie parti c'è un bel po' di euforia.
Sabato sera io e la mia rockband Hamelin abbiamo vinto il secondo posto del Sun 'n Sound Festival, organizzato da Vivimilano.
Abbiamo suonato un paio di pezzi, come volevano le regole.
La cover Tomorrow neve knows dei Beatles più revolveriani, e l'inedito Tutto il mio cuore, una rocambolesca scalata blues negli inferi di una storia d'amore.
Ecco quanto scrive il giornalista Riccardo Bozzi:

Hamelin, fiabe a suon di blues

«Tutto il mio cuore»
è un blues che parte sottovoce,
con chitarra e armonica, per poi scatenarsi con l'entrata degli altri strumenti

Il nome, Hamelin, fa pensare al pifferaio che nella fiaba sa incantare con la musica; e alle fiabe fa pensare Francesca, voce e immagine della band milanese. Un folletto, o una fatina, con una voce blues capace di arrabbiarsi e graffiare. «È piccolina e molto timida ma ha un sacco di energia», commenta non senza orgoglio Om Sharan, chitarrista e autore delle musiche: «Noi le chiediamo molto: le facciamo distorcere la voce, le facciamo cantare testi acidi...». Già, i testi: li firma Ivan e riflettono per la maggior parte storie sentimentali sofferte e arrabbiate, affrontate con sarcasmo e amarezza. Sarcasmo e amarezza per i quali Ivan dichiara di ispirarsi a Bob Dylan (poeta del rock, ma in effetti anche campione della canzone d'amore più cinica e disillusa: basta rileggere quel crudele capolavoro che è «Don't Think Twice, It's All right»). La passione per Dylan ha fatto sì che gli Hamelin siano stati invitati a diversi festival folk, anche fuori Milano: tutte esperienze che si aggiungono ai concerti già tenuti in vari locali della città. Sempre nel segno del blues, e con un tocco fiabesco in più.

Chi sono: Alberto Luongo,
22 anni, batteria; Ivan Manuppelli, 23 anni, basso e armonica a bocca; Om Sharan Salafia, 23 anni, chitarra e cori; Guido Scarpa, 23 anni, tastiere; Francesca Tuzzi, 23 anni, voce
Il brano originale: «Tutto il mio cuore». Un blues che parte sottovoce, con una intro chitarra & armonica, per poi scatenarsi a mano a mano che entrano gli altri strumenti. Ma la differenza la fanno la voce, non comune, e il testo, originale e sarcastico: «Darò a tua madre tutto il mio cuore così che può pulirci casa, ossessionata dall'igiene e dagli ospiti, con il mio cuore al Lysoformio»
La cover: «Tomorrow Never Knows» (Beatles)
...
Che altro aggiungere? Sono contento, cazzo!
Forse c'è solo una piccola postilla, giusto perchè sono paranoico: il pifferaio magico non venne mai pagato dopo la sua efficacissima opera di derattizzazione. Cacciò tutti i topi dalla città come negli accordi, ma il sindaco di Hamelin al momento del pagamento gli rise in faccia. Quindi, offeso e incazzato quanto ogni lavoratore precario di oggigiorno, riprese il suo flauto e si mise a suonare una bella marcia trascinante: solo che stavolta, al posto dei ratti, incantò tutti i bambini del villaggio di Hamelin. Le piccole creature seguirono il pifferaio fino a un pericoloso dirupo e a quel punto lo strambo musicista li fece tutti precipitare.
Altro che fiaba per i più piccoli!