In questi giorni, io e Puck il Nano abbiamo fatto il nostro solito giro di incontri per arruolare artisti disposti a sacrificarsi per la causa.
Saranno in parecchi gli autori che vi ruberanno gli occhi e vi porteranno lontano. Alcuni cartoonist italiani e americani stanno addestrando matite e inchiostro per lanciare personaggi creati apposta per l'occasione, con storie tutte nuove nello spirito del nano.
Ogni volta che sta per uscire un numero nuovo della mia rivista mi sento come Jake & Elwood quando devono ricostruire la loro infinita band per l'ennesimo concerto a Sing Sing... è meraviglioso.
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Ieri abbiamo preso la macchina per convincere il grande Filippo Auti a collaborare ancora.Con me c'erano l'autore di Dirty Bastard (che per contratto è anche tassista ufficiale della rivista) e il dittatoriale Puck il Nano accovacciato sul cofano.
Filippo è un artista grandioso. Un genio che appartiene a un'altra epoca.
Un tempo, quando le cose andavano meglio per tutti, potevate vederlo aggirarsi per le strade notturne di Brera a raccontare le sue strane storie.
Storie apocalittiche, dove Marilyn Monroe viene assassinata dai Kennedy e i morti scappano dagli ospedali per non farsi rubare gli organi. Dove Padre Pio si mette d'accordo con Vanna Marchi per rubare i soldi agli italiani. E dove Berlusconi uccide la moglie ed è costretto a scappare in un autoblindo della mafia guidato da Calisto Tanzi.
Ora Auti passa gran parte delle sue giornate a casa, a produrre su carta le circonvoluzioni del suo impagabile cervello.
L'arte di Auti, infatti, non è fatta solo di parole. La sua poesia tormentata la possiamo cogliere dai suoi quadri, dai suoi collages. Un repertorio vastissimo di incubi che farebbe invidia a David Lynch.
Ecco la ricetta: prendete Mario Schifano, Gericault, Leonardo, Hitler, Galileo, Andy Warhol e Boris Karloff e gettateli nel frullatore. Dalla poltiglia informe Filippo Auti, come un dio pazzo, inizierà a inscenare il suo impeccabile e inquietante Teatro dell'Assurdo.
Andateli a vedere, i suoi quadri. O comprateglieli che è meglio. Se fossero su Ebay andrebbero a ruba, anche perchè li fa pagare pochissimo.
Devo parecchio ad Auti. Il suo modo di vedere le cose e di ribaltare la realtà ha inluenzato parecchi miei lavori. Tra cui la serie degli Oddities e alcuni miei collages.
...Ma torniamo a noi... è con immenso piacere che posso comunicarvi che la rubrica tenuta da Auti (quelle formidabili "Cronache della Terza Guerra Mondiale" iniziate nel lontano The Artist#6) continuerà nel prossimo "Puck!". Ci sono nuove visioni che scalpitano.
E il nano, nel frattempo, le farà scorazzare libere nel suo giardino.
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3 commenti:
Ciao gente!! Io, il mio amato MacJohnson, e i compagni neodruidi Myryddin IV, Crolpitergyrirer e Mario ci troviamo a Grindiscol, sempre qui alle Shetland...Approfitto di una pausa dalla meditazione zerrettiztica per porgere i miei più sinceri omaggi al caro HurricaneIvan...Sai, HurricaneIvan ho trovato un bel negozietto non lontano da qui, che vende, fra le altre chincaglierie, anche alcune copie del fantomatico The Artist...Incredibile e a dir poco elucubrante constatare fin dove è arrivata la tua nomea di Aiace d'Oileo del fumetto internazionale. La negoziante ha anche un poster del caro HurricaneIvan vicino a quello di Rocksteady, il rinoceronte cattivo delle tartarughe ninja...Ma debbo tornare alle mie meditazioni elucubruforiche....
PS
Mia cara Vigdìs...è tutto sistemato.
ci sarò.
non vedo l'ora.
ma dentro brera?
sabato che verrà tra una settimana?
mi raccomando tienimi aggiornato.
tutto bene?
forse sta sera ci si vede!
x Goffredo Swineheard
già, contento che The Artist sia arrivato fino a lì. Anni fa mi affidai a una distribuzione tutta particolare, gestita da un tale Al Capone, il quale mi promise che tutte le copie sarebbero state vendute nei negozi del globo senza alcun problema.
Che persona affidabile, quel signor Capone!
Salutami Mac Johnson e il trio neodruido.
x G.m.b.
quando vuoi sentiamoci che arruoliamo una band coi controcazzi
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