Speravo tanto che fosse una notizia falsa, perchè la sua morte era già stata annunciata qualche anno fa da uno di quegli squallidi quotidiani poco informati che parlano dei creativi soltanto quando se ne vanno. E invece questa volta se ne è andato per davvero, il grande Perogatt.
Ed è inutile dire che ci mancherà molto.
Carlo Peroni, in arte " Perogatt", classe 1929, inventore di Calimero (nonostante la stampa ufficiale affibiasse la paternità ai Fratelli Pagot), di Zio Boris (con testi di Alfredo Castelli) e della quasi sconosciuta serie horror di Van Helsing. Per non dimenticare la sua punta di diamante: Slurp, pura comicità demenziale.
Amico di Jacovitti, Bonvi, Cavandoli... animatore di riviste rivoluzionarie come Psyco e Tilt... una personalità fortissima nel mondo del fumetto, attiva dagli anni '50 ad oggi. Un vero vulcano.
Con "The Artist" e "Puck!" aveva collaborato diverse volte, è stato uno dei primi autori famosi a darci una mano e a supportare la Causa del Nano. Avevamo solo 16 anni, ma ci trattava da professionisti.
Per noi ha disegnato la bellissima copertina di Creepartist, accettando la nostra richiesta di scimmiottare Jack Davis con i nostri personaggi. Aveva ritratto Franco Trincale, partecipato alla mostra alla Don Gallery, incoraggiato il cambio di nome della testata, preso parte al Cavafumetto.
Umorista instancabile, una fonte inesauribile di creazioni e di linguaggi, con lui se ne va un universo.
L'avevo sentito parecchie volte al telefono e via msn (lui che conosceva le tecnologie e internet molto meglio di tanti più giovani di lui, me compreso). Ci aveva incoraggiato sul lavoro, senza mai atteggiarsi da "grande vecchio" del mestiere. Ed è con questo spirito che supportava le produzioni più piccole, collaborando senza esitazione con noi e con tanti altri giovani come Dentiblù o Remo Fuiano. Il suo stile scanzonato era un punto di riferimento per tanti nuovi autori: Piero Tonin,Tuono Pettinato, i Super Amici.
L'ho sentito l'ultima volta in occasione di Puck Comic Party, a cui ha partecipato entusiasticamente. E ancora una volta il suo stile ha saputo influenzare tanto, anche gli autori oltreoceano.
Sapeva creare mondi e metterci l'anima. Due cose fuori dal comune, che continuerà a fare anche da un'altra dimensione.
So long, Perogatt!
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