Per quali motivi una donna sta urlando all'arrivo del marito?
E soprattutto: perchè lo spettro di Brian Jones se la ghigna con una corda appesa al collo?
ODE A FILIPPO AUTI!!!(viaggio di andata e ritorno per l'Oltretomba!)PRIMA PARTE.- Pronto?
- Buonasera. Sono il burocrate Giocondo Tabacchi. Telefono dagli uffici dell’Oltretomba, Dipartimento Reclutamento e Contratti a Progetto.
- Mi dica.
- Il nostro personale sta cercando di ottenere informazioni più dettagliate riguardanti un nostro nuovo arrivato, tale Filippo Auti. Dai pochi documenti che ci sono pervenuti ci risulta: professione pittore e libero pensatore. Lei ne sa qualcosa?
- Filippo è stato uno dei più importanti collaboratori della nostra rivista. Un talento inclassificabile: libero dagli schemi politici, dalla retorica, e dalla schiavitù del denaro. Libero persino dalle medicine. Immagino che non siano molte le persone di questo calibro, che arrivano laggiù.
- Ogni tanto capita sempre qualche piantagrane. Tempo fa ci hanno mandato un capellone che ha cercato di sconvolgere tutto il nostro impianto burocratico. Abbiamo sudato sangue per trovargli il giusto impiego.
- John Lennon?
- Ma no! Galileo! Fottuti scienziati facinorosi. Vengono qui e riscrivono le leggi della fisica a loro piacimento. Lo sa che ci ha fatto ricostruire completamente il Nono Girone dell’Inferno? Le anime continuavano a sbattere la fronte sulle scale!
- Me ne rammarico.
- Faccia poco lo spiritoso. Vuole che mandi su qualche guardia con il forcone, per farle passare la voglia?
- Mi avete telefonato per quanto riguarda Filippo Auti. Che cosa volete?
- Quell’uomo sta piantando un gran casino, quaggiù. Ancora mi rincresce il fatto di non avervelo lasciato per un altro po’ di anni, da vivo ci dava senz’altro meno problemi. Provi a immaginare la reazione dell’opinione pubblica. Si è disegnato un paio di stigmate sulla mano, e ha iniziato a diffondere quei dipinti sobillatori nelle nostre piazze. Ci sta provocando, mi capisce?
- Il caro vecchio Filippo.
- E non è tutto. Boris Karloff e Christiaan Barnard si sono aggiunti al suo seguito. Dicono che gli ospedali sono delle macchine di morte, che espiantano gli organi ai cadaveri che ancora respirano. Si rende conto della gravità di queste insinuazioni? Nessun paziente vorrà più morire in un letto d’ospedale! I defunti stanno preparando una rivolta contro il sistema medico
italiano, vogliono vendicarsi. Ne sentirà parlare presto, le agitazioni stanno prendendo piede e non riusciremo più a fermarle. Si prospetta uno scenario da guerra civile.
- E io che cosa potrei fare? Ho già i miei problemi, qui tra i vivi.
- Cerchi di fermarlo. Provi a parlargli. L’ultima cosa che vogliamo, qui, è che l’ultimo arrivato ci sconvolga un ordine consolidato da millenni.
- Vuole che gli parli al telefono? Le interurbane ultraterrene costano un occhio della testa!
- No, niente telefono. Ai defunti non è consentito parlare con i vivi per via telefonica. A meno che non siano dei funzionari del Dipartimento come il sottoscritto. Le consiglio di venire a farci visita, e parlargli personalmente. Ha ancora con sé quel flacone di aspirine che le abbiamo mandato?
- Sì, mi avete inviato l’ennesimo campione la settimana scorsa.
- Bene. Prenda tre di quelle compresse e attenda un paio di minuti. Il responsabile del reparto la attende al piano sottoterra.
Ingerisco quelle maledette aspirine. Provo una strana sensazione di piacere, seguita da una fitta allo stomaco. Poi il vuoto.
(fine prima parte).
Ecco il vostro regalo di Natale, bambine e bambini che non vi siete comportati bene.
Spegnete la musica e gettate un occhio su questo filmato. Si tratta di un estratto del film-documentario "L'Antimiracolo", una pellicola del '65 diretta da Elio Piccon.
Lo pubblico perchè i primi due attori improvvisati che vedete in scena, impantanati tra le terribili paludi di San Nicandro, sono nientepopodimeno che due miei lontani parenti: Nazario Manuppelli e suo fratello Angelino, due fratelli di mio nonno Nicola che hanno avuto una breve ma intensa carriera nel Cinema Neoralista.
In particolare, Nazario Manuppelli ha recitato in altre due pellicole di B Movie degli anni '60: "Mondo Balordo" e "Terra Bruciata", titoli dimenticati da Dio ma che potrebbero sempre fare impallidire un qualunque Quentin Tarantino.
"L'Antimiracolo" è un crudo documentario girato nei territori di Lesina e San Nicandro Garganico, in quelle terre di Foggia dove si sono formate le mie radici. Il regista Elio Piccon voleva creare un documentario sulla vita dei pescatori del luogo. E così, dato che tutti facevano la fame, e il lavoro mancava come non mai, ha preso parte alle riprese anche l'intera popolazione, o quasi, del vicino paese di Apricena. E tra questi una buona parte della mia numerosa famiglia, che come tantissime altre famiglie del meridione viveva nel più puro e disperato sottoproletariato alla John Steinbeck.
Fate un'indagine. Magari qualche vostro parente di quelle parti, a vostra insaputa, è stato per un attimo una stella del cinema-verità.
Ma adesso basta divagare. Vi lascio alle vostre cene diabetiche.
Buon Natale. Il vostro visionario di fiducia.