lunedì 29 dicembre 2008

GROOVE!!!

Che cosa combinerà il buon vecchio Jack lo sciupafemmine, senza uno straccio di vestito, sui cornicioni dei grattacieli newyorkesi?
Per quali motivi una donna sta urlando all'arrivo del marito?
E soprattutto: perchè lo spettro di Brian Jones se la ghigna con una corda appesa al collo?
Queste e altre meraviglie vi attendono nella prossima orrorifica puntata di "Groove", uno dei tanti fumetti inediti che troverete tra le pagine dell'attesissimo "Puck!".

Qui sopra, e qui sotto, qualche anteprima.
Testi e disegni del sottoscritto.
Buon anno, gente!

sabato 27 dicembre 2008

Ode a Filippo Auti!

Esattamente un anno fa se ne andava per sempre il grandissimo Filippo Auti, l'artista più controverso e coerente che io abbia mai conosciuto. Una delle firme più visionarie della mia rivista The Artist. La voce di protesta per eccellenza, che smaschera i poteri forti per svelarci quello che si nasconde dietro al velo: e cosa, se non la cruda carne dei loro orrori quotidiani?
Un nemico della burocrazia, dei regimi politici, degli ospedali, dell'uniformità di pensiero.
Nonchè un pittore coi controcazzi.

Quello che Filippo mi ha detto l'ultima volta che l'ho visto, la vigilia di Natale del 2007, sono state queste semplici parole: "Stalin è morto a 75 anni... io ho campato anche troppo!".
E immagino che della stessa idea fossero anche i suoi cari ex amici galleristi...perchè alla notizia della sua morte il loro interesse da fottuti sciacalli si è miracolosamente rianimato.

Ho scritto un breve racconto, per ricordare Filippo. Si intitola "Ode a Filippo Auti!" , e qui sotto potete leggerne in anteprima la prima parte.
Il resto della storia lo troverete pubblicato per intero sul primo numero di "Puck!".
...
Beh...alla prossima, companeros, con nuovissimi aggiornamenti sulla venuta del nano.
E magari qualche mio disegno nuovo (che sarebbe anche ora!).
...

ODE A FILIPPO AUTI!!!
(viaggio di andata e ritorno per l'Oltretomba!)
PRIMA PARTE.

- Pronto?

- Buonasera. Sono il burocrate Giocondo Tabacchi. Telefono dagli uffici dell’Oltretomba, Dipartimento Reclutamento e Contratti a Progetto.

- Mi dica.

- Il nostro personale sta cercando di ottenere informazioni più dettagliate riguardanti un nostro nuovo arrivato, tale Filippo Auti. Dai pochi documenti che ci sono pervenuti ci risulta: professione pittore e libero pensatore. Lei ne sa qualcosa?

- Filippo è stato uno dei più importanti collaboratori della nostra rivista. Un talento inclassificabile: libero dagli schemi politici, dalla retorica, e dalla schiavitù del denaro. Libero persino dalle medicine. Immagino che non siano molte le persone di questo calibro, che arrivano laggiù.

- Ogni tanto capita sempre qualche piantagrane. Tempo fa ci hanno mandato un capellone che ha cercato di sconvolgere tutto il nostro impianto burocratico. Abbiamo sudato sangue per trovargli il giusto impiego.

- John Lennon?

- Ma no! Galileo! Fottuti scienziati facinorosi. Vengono qui e riscrivono le leggi della fisica a loro piacimento. Lo sa che ci ha fatto ricostruire completamente il Nono Girone dell’Inferno? Le anime continuavano a sbattere la fronte sulle scale!

- Me ne rammarico.

- Faccia poco lo spiritoso. Vuole che mandi su qualche guardia con il forcone, per farle passare la voglia?

- Mi avete telefonato per quanto riguarda Filippo Auti. Che cosa volete?

- Quell’uomo sta piantando un gran casino, quaggiù. Ancora mi rincresce il fatto di non avervelo lasciato per un altro po’ di anni, da vivo ci dava senz’altro meno problemi. Provi a immaginare la reazione dell’opinione pubblica. Si è disegnato un paio di stigmate sulla mano, e ha iniziato a diffondere quei dipinti sobillatori nelle nostre piazze. Ci sta provocando, mi capisce?

- Il caro vecchio Filippo.

- E non è tutto. Boris Karloff e Christiaan Barnard si sono aggiunti al suo seguito. Dicono che gli ospedali sono delle macchine di morte, che espiantano gli organi ai cadaveri che ancora respirano. Si rende conto della gravità di queste insinuazioni? Nessun paziente vorrà più morire in un letto d’ospedale! I defunti stanno preparando una rivolta contro il sistema medico
italiano, vogliono vendicarsi. Ne sentirà parlare presto, le agitazioni stanno prendendo piede e non riusciremo più a fermarle. Si prospetta uno scenario da guerra civile.

- E io che cosa potrei fare? Ho già i miei problemi, qui tra i vivi.

- Cerchi di fermarlo. Provi a parlargli. L’ultima cosa che vogliamo, qui, è che l’ultimo arrivato ci sconvolga un ordine consolidato da millenni.

- Vuole che gli parli al telefono? Le interurbane ultraterrene costano un occhio della testa!


- No, niente telefono. Ai defunti non è consentito parlare con i vivi per via telefonica. A meno che non siano dei funzionari del Dipartimento come il sottoscritto. Le consiglio di venire a farci visita, e parlargli personalmente. Ha ancora con sé quel flacone di aspirine che le abbiamo mandato?

- Sì, mi avete inviato l’ennesimo campione la settimana scorsa.

- Bene. Prenda tre di quelle compresse e attenda un paio di minuti. Il responsabile del reparto la attende al piano sottoterra.

Ingerisco quelle maledette aspirine. Provo una strana sensazione di piacere, seguita da una fitta allo stomaco. Poi il vuoto.

(fine prima parte).

lunedì 22 dicembre 2008

L'Antimiracolo di Natale

Ecco il vostro regalo di Natale, bambine e bambini che non vi siete comportati bene.

Spegnete la musica e gettate un occhio su questo filmato. Si tratta di un estratto del film-documentario "L'Antimiracolo", una pellicola del '65 diretta da Elio Piccon.

Lo pubblico perchè i primi due attori improvvisati che vedete in scena, impantanati tra le terribili paludi di San Nicandro, sono nientepopodimeno che due miei lontani parenti: Nazario Manuppelli e suo fratello Angelino, due fratelli di mio nonno Nicola che hanno avuto una breve ma intensa carriera nel Cinema Neoralista.

In particolare, Nazario Manuppelli ha recitato in altre due pellicole di B Movie degli anni '60: "Mondo Balordo" e "Terra Bruciata", titoli dimenticati da Dio ma che potrebbero sempre fare impallidire un qualunque Quentin Tarantino.

"L'Antimiracolo" è un crudo documentario girato nei territori di Lesina e San Nicandro Garganico, in quelle terre di Foggia dove si sono formate le mie radici. Il regista Elio Piccon voleva creare un documentario sulla vita dei pescatori del luogo. E così, dato che tutti facevano la fame, e il lavoro mancava come non mai, ha preso parte alle riprese anche l'intera popolazione, o quasi, del vicino paese di Apricena. E tra questi una buona parte della mia numerosa famiglia, che come tantissime altre famiglie del meridione viveva nel più puro e disperato sottoproletariato alla John Steinbeck.

Fate un'indagine. Magari qualche vostro parente di quelle parti, a vostra insaputa, è stato per un attimo una stella del cinema-verità.

Ma adesso basta divagare. Vi lascio alle vostre cene diabetiche.

Buon Natale. Il vostro visionario di fiducia.

lunedì 15 dicembre 2008

Sono finito nel nuovo libro di Paolo Bacilieri!


"Puck!" è in tipografia. Continuo a pensare a come verrà, a seguire tutte le sue fasi di gestazione, a sperare che la carta sia del colore giusto, e che l'inchiostro non sia di quelli simpatici che scompaiono dopo che hai pagato il conto.
Faccio avanti e indietro nel corridoio quasi come se la mia ragazza dovesse partorire.
Perchè è di questo che si tratta, di un parto bell'e buono.
182 pagine di figate assolutamente inedite: viaggi spaziali, violenza gratuita, consigli divini e rimedi miracolosi. Un anno e mezzo di lavoro per la gioia dei vostri occhi.

Tuttavia, oggi faremo una pausa e vi parlerò di tutt'altra faccenda.

Quella che vedete quassù è una illustrazione di Paolo Bacilieri, e la trovate pubblicata nel suo ultimo libro: "Canzoni in A4", edito dalle Edizioni Kappa.
Il disegno ritrae il sottoscritto, a Roma, in compagnia di Emanuele Fossati ed Ettore Tripodi.
Tutti e tre, assieme a Bacilieri, eravamo stati invitati all'edizione 2006 di "Crack! - Fumetti dirompenti". Ed è proprio in una di queste assolate giornate estive, mentre si aspettava di entrare alla mostra di Raffaello a Villa Borghese, che venne realizzato questo disegno.
Non pensavo che sarebbe mai stato pubblicato!

L'insolito quartetto doveva promuovere lo speciale "Tutto quello che avreste voluto sapere su The artist e non avete mai osato chiedere", per il quale Bacilieri realizzò la doppia copertina.
Paolo era stato chiamato in causa anche per una sua mostra di originali di Zeno Porno, che si sarebbe tenuta proprio negli spazi sotterranei del Forte Prenestino di Roma.

Ho dei bei ricordi di quel viaggio. Un sacco di alcool, incontri improbabili, feste universitarie in cui imbucarsi, uno scalcagnato museo delle cere, il traffico di Roma che impazziva e noi che ci perdevamo a bordo della fidatissima Puckmobile.
Ricordo anche un cameriere che, per attirare l'attenzione, ci ha giurato di offrirci la cena se avessimo indovinato la donna della foto in vetrina, ma quando tutti e quattro abbiamo fatto il nome di Anita Ekberg se l'è data a gambe.

Durante quei giorni di celebrità, per l'imprevedibilità degli eventi, ho anche cenato con il regista di "Notte prima degli esami" e con quella testa di cazzo del protagonista del film, che faceva di tutto per atteggiarsi da attore di storie per gggiovani con quell'aria di distacco da "io scopo più di tutti voi del ristorante messi assieme". Ho pregato i miei demoni interiori affinchè si rovesciasse il piatto bollente sul costosissimo vestito, o inciampasse per terra facendo la più brutta figura in vita sua dai tempi delle elementari.
Ma niente da fare. I suoi santi protettori, a quanto pare, avevano degli agganci ai piani ancora più alti.
La solita fregatura, insomma.

martedì 9 dicembre 2008

Sissignore è stata una svista abbi un occhio di riguardo per il suo chitarrista!

Bentornati, amici fanatici.
Prima di parlare della tormentata venuta di Puck il Nano, voglio parlarvi di questa iniziativa.

Quello che vedete qui sopra è il mio personale contributo alla mostra "I MALEDETTI DEL ROCK ITALIANO, Segni & Suoni di strada da Clem Sacco ai 99 Posse", che si terrà a Città di Castello (Perugia) presso il Palazzo del Podestà da domenica 28 dicembre a domenica 18 gennaio 2009.

Giuseppe Sterparelli si è fatto vivo tramite un'apparizione cibernetica e mi ha chiesto di collaborare, scegliendo un artista rappresentativo del rock italiano a cui rendere omaggio.

Beh...Chi, se non Ivan Graziani?

Perchè solo un genio può scrivere cose come: "Tutti aspettavano Heavy Pig il re del Punk Romantico ma al suo posto si presentò il Sergente Osso Stanco che eseguì una porcheria alla chitarra a smalto e la chitarra era tutta stonata. E il catrame coprì tutte le cose...".

E solo pochi eletti come Ivan Graziani, sia chiaro, sapevano addomesticare la chitarra fino a farla urlare di piacere.

La mostra sarà presieduta da un triunvirato d'eccezione: Vincenzo Sparagna, Freak Antoni e il giornalista Luca Frazzi.
E oltre a me ci saranno autori del calibro di Tanino Liberatore, Corrado Roi, Maurizio Ercole e Massimo Cavezzali.

E ora torniamo a noi.
"Puck!" sta arrivando?
E' finito?
O rimarrà un'ossessione inedita come "Smile" di Brian Wilson?

Hanno provato ad azzopparlo, ad impedirne l'uscita, a mandarmi la parodia di una femmina fatale per ridurmi drasticamente le finanze con l'inganno. Ma nonostante questo, indebitati fino al midollo osseo, siamo ancora in buone trattative con il tipografo. Se tutto va per il verso giusto, cosa che si augura tutta l'umanità intera, le rotative potrebbero dare presto alla luce questo strabiliante parto che dura ormai da un anno e mezzo.

Tenete le dita incrociate e pregate nel vostro dio, companeros.

giovedì 6 novembre 2008

Meglio del Generale Lee

Eccoci di nuovo da queste parti, amici nullatenenti in piena crisi finanziaria.

Vi scrivo un breve resoconto sulla trasferta lucchese.

Puck il Nano mi ha incaricato di prendere la vecchia e fidata "Puckmobile" (tanti anni di servizio e mai un giorno di sciopero) e partire con il braccio destro Emanuele Fossati (tassista ufficiale della redazione) alla volta di Lucca Comics.
Obiettivo: diffondere il sacro verbo dell'editoria indipendente, e convertire qualche anima infedele a donare il cuore alla Causa e il portafoglio ai sottoscritti.

Partiamo la mattina all'alba, ci perdiamo strada facendo per approdare in un'inaspettata La Spezia (mai fidarsi delle mappe stradali stampate in Cina!), e soprattutto facciamo un bell'incidente in macchina in perfetto stile Hazzard: la Puckmobile scivola sul bagnato, le gomme fanno sentire il peso della loro logora carcassa, e il veicolo fa un paio di giri su se stesso, in mezzo all'autostrada, come una fottuta ballerina di danza classica.

La macchina va a sbattere contro il guard rail, la targa si stacca dal cofano per poi perdersi in qualche dimensione parallela, e il tizio del furgone alle nostre spalle ci supera con la faccia pietrificata e le mani strette sul volante.

Arriviamo a Lucca e alloggiamo in un ostello per camionisti. Ho con me una raccolta di hits degli anni '60 che ho preso in autogrill a un prezzo stracciato, ma è la solita fregatura: tolti gli Animals sono quasi tutti pessimi rifacimenti suonati da cover band attuali che, per quanto mi riguarda, potrebbero tranquillamente accompagnare Nilla Pizzi nella sua prossima tournee, invece di finire a fare casino nel mio stereo.

La fiera di Lucca Comics è allucinante. Sembra una via del centro in pieno periodo natalizio dopo che qualche terrorista ha appena minacciato di farla saltare in aria. Mi faccio strada a fatica tra le persone, che sono tante, troppe, e per un attimo credo che la bomba all'idrogeno sia l'unico modo per potere arrivare tranquillamente al mio stand.

E alla fine ci arrivo, al mio tavolo, per presenziare alla fiera con due giorni e dodici ore di ritardo.

Intravedo Vanessa e Federico Sfascia, che mi chiedono notizie sull'uscita di "Puck!", ma la folla è impressionante e le mie parole di risposta si perdono nell'aria. Rivedo Emiliano Rabuiti (che riesce a guidarmi tra la folla disumana per mezzo di un machete), Sergio Ponchione, Giuseppe Palumbo, Laca e i suoi amici, Piero Tonin (che è stato coinvolto assieme a me e ad Ema in un'intervista su RAISAT), Dario Morgante, Rocco Lombardi, le Serpi in Seno, il Dottor Pira, Ratigher, Armin Barducci, la sua ragazza, Dentiblù, Alex Tirana, Akab, Giorgio Santucci, Lucio Villani, Massimo di Frigidaire, Maicol, Massimo Semerano, i Selfocomici, i Cani, e tanti altri che non riesco a ricordare.

Parlo a lungo con Simone Lucciola su come incidere un disco punk dalle sonorità vintage, e faccio la fortunata conoscenza di Vincenzo Sparagna.

Sparagna (che tra parentesi è identico a come lo disegnava Pazienza) ci porta nella succursale lucchese di Frigolandia, che sembra un covo di cospiratori, e ci parla delle sue rivoluzioni culturali dichiarando di apprezzare The Artist. Ma vi rendete conto!? Sparagna che legge The Artist!!! Ahahaha!
Cazzo, io ci sono cresciuto con Cannibale e Frigidaire! Il Male è una delle mie principali fonti di ispirazione... quella roba scotta ancora, sono passati trent'anni ma riesce sempre a torcerti l'anima e il fegato. Per chi fa questo mestiere, e si autoproduce fumetti, Vincenzo Sparagna è una sorta di figura mitologica, un personaggio a fumetti pure lui.
E quest'aria sovversiva non può che farmi bene.

La fiera continua, e alla fine vendiamo pochissime copie, non ci ubriachiamo neanche un po', e ripartiamo con il cadavere della Puckmobile e tutto l'invenduto nel bagagliaio.

Sulla via del ritorno incrocio lo sguardo di Giulia Bertan, ma la mia miopia cronica mi impedisce di riconoscerla in tempo, e quindi salutarla come si deve. L'avevo conosciuta qualche anno fa, a Bologna, quando lavorava al Peso del martello. E' una disegnatrice fantastica, e anche una buona compagna di sbronze per quello che ricordo. Mi piacerebbe parlare ancora con lei, ma immagino che dovrò aspettare un altro segno del destino. O un'altra bottiglia.

La macchina riparte nel cuore della notte. Con noi ci sono un sacco di pioggia sui vetri, John Lee Hooker alla radio, e Paolo Bacilieri con il suo Carl Barks originale seduti ai sedili posteriori.

Torno a casa alle quattro del mattino, metto via il miserabile incasso del weekend, e guardo il telegiornale della notte sperando nella vittoria di Obama Barack. Obama stravince, e l'America fa una svolta epocale da libro di storia: 60 anni fa i neri venivano linciati in pubblico, oggi diventano presidenti degli Stati Uniti.

Noi, invece, nell'arco dello stesso tempo siamo passati dal Generale Badoglio a Borghezio. Non so se mi spiego.

giovedì 30 ottobre 2008

Omaggio a Cavandoli sul prossimo "Puck!"

Bentornati, amici internauti e studenti in rivolta.

Quella che vedete qui sopra è la locandina ufficiale di un evento editoriale dedicato al grande Osvaldo Cavandoli, che oltre ad essere il pilastro del cinema d'Animazione che tutti sappiamo è stato anche un amico e collaboratore di lunga data della rivista The Artist.

Era da tempo che pensavo a un modo per ricordarlo, e condividere nuovamente questa improbabile collaborazione con i nostri lettori.
Così mi sono fatto un giro nell'Aldilà, assieme al cartoonist di fama internazionale Piero Tonin (Emanuele Fossati era con noi...ma stava chiuso nel bagagliaio) e a un'altra trentina di autori assortiti tra le migliori firme del Fumetto Umoristico italiano.

Ho cercato di contattare principalmente tutti gli amici/colleghi di Osvaldo Cavandoli, concedendomi qualche libertà.

Ne è venuta fuori una misteriosa storia orrorifica, disegnata a più mani (all'incirca una sessantina), che verrà pubblicata sul numero 1 di "Puck!".

Il Comitato dei Personaggi Comici è in crisi: Tiramolla, il Signor Rossi, Lupo Alberto, Ratman... nessuno dei più importanti personaggi del Fumetto Umoristico, che tanto hanno saputo allietarci negli anni, è più in grado di farci ridere.

Che cosa è successo? Quale terribile sortilegio gravita sulle loro anime di inchiostro? E soprattutto: chi mai potrà salvarli da questo bieco destino?

Puck il Nano, Dirty Bastard e la Mucca di Youtube Italia vengono inviati nel Paradiso Degli Umoristi per chiedere consiglio al grande Osvaldo Cavandoli.

Riuscirà lo scalcinato terzetto a risollevare la tragica situazione?


Ecco l'elenco dettagliato della kermesse Cavandoliana, con tutte le partecipazioni speciali.

- Bruno Bozzetto nei panni di Minivip e del Signor Rossi
- Silver in quelli di Cattivik, Enrico la Talpa e Lupo Alberto
- Leo Ortolani nella doppia identità di Ratman
- Giorgio Rebuffi con Tiramolla e Pugacioff
- la star di Carosello Gino Gavioli (il padre della Gamma Film!), che rispolvera per noi il Vigile Concilia, Trinchetto, Cimabue e Caio Gregorio
- Carlo Squillante con Gennarino Tarantella
- Andrea Valente e la sua Pecora Nera
- Joshua Held con Gino il Pollo
- Alberico Motta accompagnato dall'instancabile Nonna Abelarda
- Sandro Dossi con Braccio di Ferro e il demoniaco Geppo
- Franco Origone assieme all'antichissimo faraone di Nilus
- Athos Careghi con Fra Tino
- Carlo "Perogatt" Peroni con Skull (ricordate il teschio parlante di Zio Boris?) e il linguacciuto Slurp
- Nedo Zanotti (collaboratore cavandoliano di lunga data) con le vecchie glorie Bill & Bull (cercate questi caroselli su internet!)
- Sergio Ponchione con l'imprevedibile Obliquomo
- Laca con il buon vecchio Pasol
- Danilo Loizedda e Wonder Pig
- Francesco Natali in compagnia del caro e sudicio Topounto

Con la partecipazione straordinaria di Lucio Tomaz (storico braccio destro del Cava) e dell'animatore Mauro Gariglio (l'erede di Cavandoli: l'animatore e assistente ufficiale in tutta la sua ultima produzione) per il ruolo di Mr. Linea!

E ancora:

- Roberto Mangosi alla burocrazia
- Fernando Caretta alle conigliette
- Silvio Camboni travestito da Walt Disney
- Maurizio Ercole a vorticare
- Giuseppe Festino che cita Vinicio de Moraes
- Claudio Acciari e i suoi piani urbanistici sulle nuvole

Beh...

Sembra tutto, per ora.
Mi spiace per tutto questo ritardo su queste pagine, chiedo scusa a tutti...ma Puck il nano scalpita, come potrete immaginare.

A presto!

p.s. Sabato e Domenica saremo a Lucca Comics. Io, Dirty Bastard e Piero Tonin. La rivista non sarà pronta, dannazione, ma noi ci saremo!

lunedì 8 settembre 2008

PUCK è agli sgoccioli. La Terra anche.

Bentornato, pubblico beneamato.

E' da giorni che sto chiuso in una sorta di bunker insonorizzato per potere finalmente dare alle stampe il primissimo numero di "Puck!".
Se tutto va come deve andare, e lo spero proprio, sarà pronto per Lucca Comics 2008.

Mi concedo solo rare uscite, che siano la ragazza di turno o le sbronze con gli amici, e poi di nuovo al lavoro. Il nano mi osserva attento, mentre compongo i tasselli del suo losco piano di conquista del mondo. Lui mi detta il verbo da diffondere, con la carabina puntata alle mie tempie, e io disegno e scrivo per lui.
E contatto altri apostoli da arruolare nella Causa.

Ci sono ormai una sessantina di autori, di diverse generazioni e di diversa provenienza geografica, che hanno dato un fondamentale aiuto ai piani espansionistici di Puck il Nano.

Tutto sembra filare per il verso giusto, insomma, ma non è così. Perchè alcuni avvenimenti potrebbero ostacolare la buona riuscita della rivista.

Ad esempio: e se il mondo implodesse poco prima che "Puck!" vada alle stampe? O ancora peggio: e se implodesse poco più tardi, quando ho già speso tutti i soldi per stamparlo?

Ma andiamo con ordine.

Tra un paio di giorni verrà messo a punto l'esperimento Lhc al Cern di Ginevra, il laboratorio europeo per la ricerca nucleare. Mercoledì verrà accesa la macchina che cercherà di riprodurre i primi istanti dell'universo, 20 milionesimi di secondo dopo il Big Bang, e tentare di dare una risposta al perchè della vita.
In uno spazio pari a un miliardesimo di un granello di polvere ci sarà una temperatura 100mila volte maggiore di quella al centro del Sole.

Secondo il professor Otto Rossler con questo esperimento gli abitanti della Terra assisteranno in diretta alla fine del pianeta.

Rossler e compagni hanno presentato alla Corte dei diritti umani di Strasburgo un ricorso, subito respinto, dalla stessa Corte, per fermare l'esperimento. Materia del contendere sarebbe il buco nero che verrebbe a formarsi all'interno della grande «macchina del tempo» costata 6 miliardi di euro e posizionata a 100 metri di profondità al confine tra Francia e Svizzera.
Secondo Rossler il buco nero potrebbe, in 4 anni, inghiottire il pianeta.

Da Ginevra, sebbene l'equipe dell'Lhc non escluda la formazione di un buco nero, assicurano, tuttavia, che le sue dimensioni non costituirebbero una minaccia per la Terra.

In ogni caso, il dubbio rimane.
Cazzo, se rimane!

Puck il nano, da bravo capitalista arrivista, mi ha intimidato di non demordere, e di continuare il lavoro senza troppe storie.

Ma una domanda continua ad angosciarmi: e se questi fossero gli ultimi istanti della Terra? Ci sarebbero ancora tante cose che vorrei fare nella mia vita, come fare all'amore con tre donne contemporaneamente, suonare alla Royal Albert Hall di Londra e tirare un calcio nel culo a Berlusconi. Sono sfizi che vorrei togliermi, prima di lasciare le penne.

Beh, questa sera telefonerò al Professor Rossler e mi farò dare delle spiegazioni.

Voi intanto fate i bravi, state composti, che in un modo o nell'altro vi farò avere questa benedetta rivista.

Prima della fine del mondo, promesso.

sabato 5 luglio 2008

Che fine ha fatto PUCK!?

Buonasera, pubblico liquefatto.
Mi sono preso una bella febbrona a 38 gradi e, considerando che siamo di venerdì sera e che fa un caldo infernale, direi che poteva andare anche meglio. Però questo mi permette di fermarmi un attimo, prendere fiato, e riaggiornare questo blog che sta diventando più lento della pubblicazione della rivista The Artist.

...E appunto...

Diversi mi scrivono chiedendomi notizie sulla venuta di Puck il Nano nel mondo dell'editoria indipendente. Se ci sarà, quando ci sarà, o se è caduto tutto nel baratro.
Del resto, la nostra improvvisa assenza all'edizione 2008 di "Crack!Fumetti Dirompenti" e dello "Sherwood Comix Festival" non ha di certo facilitato le cose.
...
Pubblico una lettera su tutte, di un nostro lettore della prima ora a cui tengo molto, tale Mark Glendening da Roma:

"Heyla' Ivan! Cos'e' successo, ti son cadute le palle e le braccia per il nuovo (ennesimo) governo Berlusconiano oppure hai incontrato altri problemi? Sto seguendo il sito "Processate le visioni" ma di "Puck" ne accenni solamente mentre invece sembra che vuoi riproporre i 2 numeri 5 di The Artist...Boh, fammi sapere qualcosa, sai che ci tengo
A presto
Mark Glendening"

Che dire? A "Puck!" ci sto lavorando, eccome. E' pronto al novanta per cento, e adesso è in fase impaginazione e correzione di bozze. Sarà un numero1, anche se in effetti è la diretta e più giusta continuazione di The Artist. Conterrà fumetti e interviste, di autori conosciutissimi e di altri totalmente sconosciuti in Italia. Ci saranno italiani e americani, tutti uniti tra loro e agguerriti come nello sbarco in Sicilia.

Finora, su queste pagine, abbiamo già anticipato la presenza di: Federico Sfascia (e Giustizia Arbitraria), Maurizio Rosenzweig, Giuseppe Palumbo, Alberto Ponticelli, Roberto Mangosi, Zograf, Hunt Emerson e del copertinista d'eccezione Sergio Ponchione... Quali altri autori scriteriati acconsentiranno ai piani espansionistici del maledetto nano? Chi saranno i 5 nuovi ospiti stranieri? Quali diabolici fumetti lasceranno interdette le nostre retine? E soprattutto: quando uscirà tutto questo pandemonio?

Nel frattempo, il fumettista Alex Tirana (che lavora anche per il sito NeuroComix) ha scritto un bell'articolo su "Puck" e "The Artist". Ne riporto la commovente introduzione:

"C’era una volta The Artist, una rivista di grande formato, piena zeppa di robe allucinate e malsane. C’era una volta ‘sta rivista di fumetti, all’antitesi di quello che si vedeva sugli scaffali da già troppo tempo. Insomma c’era ‘sta rivista di fumetti folli, con dentro deliranti autori affermati, matite alle prime armi e maestri indiscussi. Geni geniali e assoluti sconosciuti. Davvero di tutto e di più.
Ma il merito di The Artist è che sulle sue pagine nessuno di questi esimi fumettari ce l’ha mai menata con le solite storie autobiografiche. Nessuna velleità artistica, zero pretese psicanalitiche, solo fumetti. Trash, demenziali, abominevoli, divertenti fumetti.
Ma chi c’è dietro a tutto ciò? Quale mente malata può aver partorito The Artist? La risposta è Hurricane Ivan (H.). Per inciso, Hurricane Ivan è un rinnegato, chiamatelo Ismaele. Ello si perde dietro alla passione per le cose di un tempo andato, dimentico dell’attuale moda del fumetto tanto in voga, quello d’autore depresso."
...
Beh... Preparatevi a tenere una mano sul cuore e l'altra sul portafoglio, Puck sta arrivando con un carico pieno di visioni...Nel frattempo, continuate a passare di qui. Ci saranno anticipazioni nuove. Le trasmissioni riprendono, quindi. Lente, ma riprendono.

domenica 22 giugno 2008

WIKIPEDIA!!!

Bentornati, cervelli ipercalorici.
In attesa di nuovissimi aggiornamenti dal fronte di battaglia, che arriveranno presto (prometto!), vi posto con piacere una recente scoperta sul web che mi ha reso felice.

Una ignota anima pia (che sia Gianluca Umiliacchi? Paolo D'Orazio? Emiliano Rabuiti? Oppure si cela l'ombra enciclopedica di Goffredo Swineheard?) ha inserito una voce di Wikipedia inerente la mia rivista The Artist.

La riporto qui di seguito:

"The Artist è una rivista di fumetti fondata nel 2001 dall’artista underground milanese Ivan Manuppelli con Igor Mangano ed Emanuele Fossati.
Caratteristica peculiare di The Artist è la grande eterogeneità, sia di stili che di autori. Si spazia infatti da fumettisti esordienti o semisconosciuti a grandi nomi del panorama italiano ed internazionale. In alcuni casi le storie sono disegnate a più mani, affidando ogni pagina ad un autore differente, o facendo realizzare la stessa da più disegnatori, fondendo stili, a volte molto diversi tra loro, di artisti che spesso non si sono mai neppure incontrati.
Fra i numerosi collaboratori che si sono succeduti nel corso degli anni figurano artisti come
Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Carlo Peroni (Perogatt), Paolo Bacilieri, Maurizio Rosenzweig, Hunt Emerson, Mike Diana, Luigi Corteggi, Sergio Ponchione, Alberto Ponticelli, Pat Moriarity, Massimo Semerano, David Vecchiato, Stefano Zattera, Bill Wray, Fernando Caretta, Robert Armstrong, Niccolò Storai, Giuliano Aloisi, Massimo Cavezzali, Geremia Moscatelli, Danilo Loizedda, Alessio Spataro, Davide Boldrini, Tino Adamo, Roberto Mangosi, Giuseppe Palumbo, Stefano Obino, Piero Tonin, e gli stessi Manuppelli (sotto lo pseudonimo di Hurricane Ivan) e Fossati.
Hanno collaborato con la rivista anche alcuni artisti non direttamente legati al mondo del fumetto, come il cantastorie siciliano
Franco Trincale, l’artista di strada Filippo Auti e il burattinaio argentino Adrian Bandirali."


Beh, che aggiungere? Chiunque sia stato lo ringrazio. Sono commosso!

Per quanto riguarda Puck il Nano, ha svolazzato in giardino per la gioia. Ma poi ha rimesso mano ai suoi piani di conquista del globo terrestre.
Tenetevi aggiornati, il suo verbo ammaliante sarà diffuso sulle pagine di "Puck!".

mercoledì 11 giugno 2008

TOLLERANZA ZERO!

Anteprima della mia storia pubblicata sul volume "Zero Tolleranza", edito da Becco Giallo e curato da Emiliano Rabuiti e Claudio Calia.

Un uomo, la sua televisione, e le angoscianti mura domestiche.
Quale forza raccapricciante si cela nel tubo catodico? Su quali frequenze trasmettono l'odio per il genere umano? E poi... l'uomo è intollerante per natura?
Queste e altre inquietudini esistenziali ci tormenteranno in questo incubo fanta-condominiale di ben 5 pagine.
Protagonisti, un uomo qualunque e la sua vita qualunque.

Restate sintonizzati, amici telespettatori.

lunedì 2 giugno 2008

Sun 'n Sound!

Bentornati, complici internauti e anime in fibrillazione.
Qui dalle mie parti c'è un bel po' di euforia.
Sabato sera io e la mia rockband Hamelin abbiamo vinto il secondo posto del Sun 'n Sound Festival, organizzato da Vivimilano.
Abbiamo suonato un paio di pezzi, come volevano le regole.
La cover Tomorrow neve knows dei Beatles più revolveriani, e l'inedito Tutto il mio cuore, una rocambolesca scalata blues negli inferi di una storia d'amore.
Ecco quanto scrive il giornalista Riccardo Bozzi:

Hamelin, fiabe a suon di blues

«Tutto il mio cuore»
è un blues che parte sottovoce,
con chitarra e armonica, per poi scatenarsi con l'entrata degli altri strumenti

Il nome, Hamelin, fa pensare al pifferaio che nella fiaba sa incantare con la musica; e alle fiabe fa pensare Francesca, voce e immagine della band milanese. Un folletto, o una fatina, con una voce blues capace di arrabbiarsi e graffiare. «È piccolina e molto timida ma ha un sacco di energia», commenta non senza orgoglio Om Sharan, chitarrista e autore delle musiche: «Noi le chiediamo molto: le facciamo distorcere la voce, le facciamo cantare testi acidi...». Già, i testi: li firma Ivan e riflettono per la maggior parte storie sentimentali sofferte e arrabbiate, affrontate con sarcasmo e amarezza. Sarcasmo e amarezza per i quali Ivan dichiara di ispirarsi a Bob Dylan (poeta del rock, ma in effetti anche campione della canzone d'amore più cinica e disillusa: basta rileggere quel crudele capolavoro che è «Don't Think Twice, It's All right»). La passione per Dylan ha fatto sì che gli Hamelin siano stati invitati a diversi festival folk, anche fuori Milano: tutte esperienze che si aggiungono ai concerti già tenuti in vari locali della città. Sempre nel segno del blues, e con un tocco fiabesco in più.

Chi sono: Alberto Luongo,
22 anni, batteria; Ivan Manuppelli, 23 anni, basso e armonica a bocca; Om Sharan Salafia, 23 anni, chitarra e cori; Guido Scarpa, 23 anni, tastiere; Francesca Tuzzi, 23 anni, voce
Il brano originale: «Tutto il mio cuore». Un blues che parte sottovoce, con una intro chitarra & armonica, per poi scatenarsi a mano a mano che entrano gli altri strumenti. Ma la differenza la fanno la voce, non comune, e il testo, originale e sarcastico: «Darò a tua madre tutto il mio cuore così che può pulirci casa, ossessionata dall'igiene e dagli ospiti, con il mio cuore al Lysoformio»
La cover: «Tomorrow Never Knows» (Beatles)
...
Che altro aggiungere? Sono contento, cazzo!
Forse c'è solo una piccola postilla, giusto perchè sono paranoico: il pifferaio magico non venne mai pagato dopo la sua efficacissima opera di derattizzazione. Cacciò tutti i topi dalla città come negli accordi, ma il sindaco di Hamelin al momento del pagamento gli rise in faccia. Quindi, offeso e incazzato quanto ogni lavoratore precario di oggigiorno, riprese il suo flauto e si mise a suonare una bella marcia trascinante: solo che stavolta, al posto dei ratti, incantò tutti i bambini del villaggio di Hamelin. Le piccole creature seguirono il pifferaio fino a un pericoloso dirupo e a quel punto lo strambo musicista li fece tutti precipitare.
Altro che fiaba per i più piccoli!

venerdì 23 maggio 2008

Intervista a me!

Ciao, gente.
Questa domenica, alle ore 11 presso la Triennale di Milano, c'è il convegno "Hot Spots: arti, creatività, stili e consumi delle scene artistiche attraverso i magazine a Milano" , un'iniziativa che fa parte del progetto Incontemporanea.
Tra le riviste rappresentative di realtà parallele nella metropoli è stata scelta anche The Artist. Assieme alla Scimmia, a Nixon, ai Fumetti della Gleba, a Mousse, Rodeo e tanta altra materia grigia stampata.
E per l'occasione sono stato intervistato da una certa Federica.

Ecco qui di seguito tutta la conversazione.
A presto, companeros!

Ci potresti spiegare brevemente il rapporto della rivista con la 'scena creativa' milanese (Arte, Musica,Grafica,Fotografia)?

La nostra è una rivista di fumetti.
Prima si chiamava “The Artist”, e adesso si è reincarnata in un nuovo progetto chiamato “Puck!”
Devo precisare che dietro a questa pubblicazione ci sono, oltre al sottoscritto, anche Emanuele Fossati e Francesca Carbonini, che mi danno una mano nella gestione creativa e burocratica della faccenda.

Molti dei nostri artisti operano e partoriscono i loro mostri interiori in questa città, e con la scena creativa milanese ci sono state diverse collaborazioni. Il centro sociale Cox18, ad esempio, ha ospitato due nostre manifestazioni nel 2005 e nel 2007.

Quali creativi (artisti, scrittori, musicisti) con all'attivo progetti personali (mostre, corti, performance, siti, fanzine...) lavorano occasionalmente o con una certa costanza per la redazione?
Dividerei la fittissima schiera di collaboratori e amici in tre sezioni: cartoonist stranieri, autori italiani e artisti di strada. Ed è proprio la loro improbabile convivenza a mettere in moto l’intera baracca.

Per quanto riguarda il fronte estero, alla rivista The Artist collaborano quasi tutti i principali esponenti della corrente americana degli Underground Comix, quelli che misero a ferro e fuoco l’opinione pubblica americana, rivoluzionando radicalmente il modo di fare fumetti e di leggerli. Frank Stack, in arte Foolbert Sturgeon (un nome che si è dato per scimmiottare il collega Gilbert Shelton) è uno dei nostri collaboratori più fidati. Ci ha dato i diritti per pubblicare il suo Jesus Christ versione hippie e ci ha disegnato storie inedite create apposta per l’occasione, come il duetto tra il suo personaggio biblico e il nostro Puck il Nano (e questo sketch è stato pubblicato sul nostro ultimo numero speciale), oppure le nuovissime Adventures of God, che vedrete presto sul primo numero di “Puck!”, ancora in fase di lavorazione.
Anche Robert Armstrong, l’autore di Mickey Rat, è un altro assiduo frequentatore della nostra rivista. Così come Ted Richards, Zograf, Kaz, John Pound , Pat Moriarity e Bill Griffith.
Ma il pezzo da novanta della nostra schiera di collaboratori esteri è senz’altro Hunt Emerson, il più pazzo fumettista che conosca. Per noi ha disegnato tantissime storie, oramai, come la bellissima Sacked and Robbed, dove la gang di Puck il Nano cerca di rapinare il disastrato jazzista Max Zillion.
Hunt Emerson ha presenziato con noi a una mostra di fumetti di Roma, qualche anno fa. Ha suonato la chitarra e ha disegnato tutto il tempo i suoi omini distorti e le sue galline incazzate. Un genio! E posso dirvi, in anteprima assoluta, che sarà sua la copertina di “Puck!” #2.

Gli italiani che ci sostengono appartengono a generazioni e a gruppi eterogenei. C’è Maurizio Rosenzweig, che è uno dei più tosti e dei più prolifici. E Alberto Ponticelli, con i suoi bianchi e neri che uccidono. E Federico Sfascia, l’autore di Giustizia Arbitraria, il supereroe reazionario che ama la repressione.
Sergio Ponchione è un altro dei collaboratori più preziosi. Ha disegnato una storia surreale dove Puck incontra il suo Obliquomo. E ha creato apposta per la rivista il viaggiatore intergalattico Tuxedo Jack. E poi ha dipinto la copertina del primo numero di “Puck!”, una vera bomba.
Fernando Caretta, il re del porno a fumetti, ci sostiene fin dal primissimo numero ancora ciclostilato. Per noi ha inventato le comic strip autobiografiche di Nando.
Paolo Bacilieri è un altro dei nostri autori di spicco, e le sue copertine hanno lasciato un bel segno. E Massimo Semerano, con i suoi noti poteri da demiurgo, ha ridato vita al Dottor Cifra (un personaggio nato tanti anni fa) apposta apposta per noi.
La lista degli autori continua all’infinito: Giuliano Aloisi e le sue Storie della Luna Piena, Roberto Mangosi e il suo umorismo surreale, quel genio di Max Capa, Piero Tonin, Danilo Loizedda, Alessio Spataro, Carlo Peroni, Maurizio Ercole, Stefano Zattera, Squaz, Geremia Moscatelli, Matteo Guarnaccia e recentemente si è aggiunto anche Giuseppe Palumbo con delle storie violentissime ambientate all’epoca del cinema muto.
E poi vorrei ricordare Osvaldo Cavandoli, l’autore della Linea, uno dei padri del cinema d’animazione. Era il nostro guru, la vera guida spirituale della rivista. Era incredibile come un artista di quel calibro, con tutta quella esperienza alle spalle, desse retta a dei ragazzini come noi. Ci lasciava i diritti per pubblicare le sue storie, oppure in alcuni casi disegnava anche cose scritte da noi della redazione. Per lo speciale orrorifico “Creepartist” ha disegnato una mia storia sui vampiri. Incredibile!!! Era bello avere questo importante punto di riferimento, e “The Artist” era il modo migliore per avere a che fare con questa persona straordinaria. Ci manca parecchio.

La frangia degli artisti di strada, invece, comprende Franco Trincale, un grande amico nonché l’ultimo vero cantastorie. Di lui è stato scritto tantissimo. Quando Berlusconi volle spostare i processi da Milano a Brescia, mettendo tra i motivi anche la presenza delle ballate di Trincale in Piazza Duomo, decisi di intervistarlo. E così diventammo amici, e da quel momento gli affidai la rubrica “L’angolo del Cantastorie”, uno spazio da lui autogestito dove può dire e fare quello che gli pare. È bello sapere che fa parte della nostra comune artistica.
Adrian Bandirali, burattinaio trotskista, è l’altro opinionista della rivista. Cura una rubrica di politica e lotta sociale. Mi piace pensare che questi personaggi così pittoreschi siano parte integrante della nostra pubblicazione.
A questi due si era aggiunto nel 2004 Filippo Auti, un altro grandissimo recentemente scomparso. I suoi visionari dipinti da autodidatta mettevano a dura prova la credibilità di Mimmo Rotella e di tutta la pop art italiana. Per non parlare della recente corrente pop-surealista americana. Era il nostro elemento ingestibile, il vero profeta di una carovana di folli. Il nostro Syd Barrett settantenne. Faceva dei comizi all’insegna del grottesco e della provocazione, per vendere meglio i suoi quadri. Una volta ce lo portammo con noi a una fiera del fumetto. Si disegnò le stigmati sulle mani e incitò la folla a comprare la nostra pubblicazione. L’unica, secondo lui, a svelare i rapporti sessuali di Padre Pio. Lui era fatto così: prendeva elementi della politica, della religione e della società italiana e li rimescolava a piacere, con una forza comica dirompente. E dietro a questo tragico teatrino si potevano leggere delle sonore stoccate ai poteri forti. È morto in povertà, dimenticato dai molti che magari ora vorrebbero sciacallare il suo talento. Era un elemento importante per la rivista, e un amico fuori dal comune. Vorrei tanto che fosse ancora qui a farsi le sue grasse e ciniche risate sulla stupidità umana.

L'art direction, lo stile visivo e la grafica della rivista sono stato ideati seguendo quale criterio?
Il mio principale punto di riferimento, per quanto riguarda la verve comica, l’aspetto grafico e l’impaginazione della rivista, è Mad Magazine, nel periodo che va dagli anni ’50 ai ’60 compresi (quelli sotto la direzione di Kurtzman e di Feldstein). Aveva un impatto visivo fortissimo.
Altri riferimenti? Oz Magazine, International Times, Weirdo, Plop!, Blab! , tutta la Ec Comics e McSweeney’s. Ma anche Eureka (sotto la direzione artistica di Luigi Corteggi) e Cannibale.
L’art direction di The Artist è mirata sostanzialmente verso questo taglio. Un po’ di grafica sixties, collages, e citazioni dalle vecchie riviste dell’orrore.
Ma poi ci sono i soliti problemi. Ad esempio, la mancanza di fondi ci ha costretto più volte a condensare gli articoli in poche pagine. Cavandoli ci prendeva spesso in giro, e se la rideva, per i nostri articoli scritti fittissimi per risparmiare i soldi della tipografia. Bei ricordi.

Per quel che riguarda le immagini presenti nella rivista: fotografie, disegni, sezioni grafiche ecc. In che misura sono prodotte dalla redazione in relazione al materiale che invece viene chiesto per gli articoli/ redazionali? C'è una scelta precisa di gusto in merito?
Passiamo alla prossima, okay?

Credi che la rivista crei 'immaginario'? In particolare, che 'immaginario specifico' rispetto all'esistente? O come interagisce con l'immaginario urbano o creativo locale o internazionale?
Il nostro immaginario è una fusione di tutta la moltitudine di artisti che collaborano alle nostre pagine. Psichedelica, fenomeni da circo, vecchie storie dell’orrore, gli hippies, le belle donne, la Grande Depressione Americana.

Obiettivo della rivista.
Sto conservando gelosamente tutti i guadagni della rivista. Ho fatto i calcoli. Quando arriveremo al numero 1054 avrò i soldi necessari per comprarmi una navicella di salvataggio. E solo così potrò salvarmi dal disastro atomico che investirà il nostro pianeta, e iniziare una nuova progenie sul pianeta Krypton.

Per quanto riguarda i collaboratori: ti disturba o pensi sia arricchente che molti collaboratori della rivista lavorino anche per altri magazine?

Beh, è ovvio che i collaboratori lavorino anche per altre pubblicazioni. Non esiste nessun contratto a vita firmato con il sangue, anche se Puck il nano lo vorrebbe tanto.
E poi credo che nel mondo del fumetto (o perlomeno di una fetta del fumetto) ci sia un forte spirito di collaborazione. Mi piace pensare che le riviste The Artist e Lamette, ad esempio, si scambino tra loro alcuni autori. È costruttivo. O che la recente Nixon, diretta da Akab, ospiti sia i miei fumetti che quelli di Armin Barducci di Monipodio e dei ragazzi della Scimmia.
È giusto che ogni rivista mantenga la propria identità distinta, e che non ci siano cloni. Ma non potremo mai parlare di esclusive, soprattutto se molte riviste (come la nostra) non possono permettersi di pagare i propri autori.

Per quanto riguarda la distribuzione: dove ritieni indispensabile venga distribuita? Perché? Come viene distribuita (a mano? Spedita?)
Ci sono dei negozi di fumetti che ti danno una mano, e ti aiutano a vendere la rivista senza il losco giro di una casa di distribuzione. A Milano ne abbiamo trovati diversi, così come negozi di dischi, librerie e centri sociali.
E questo è una manna dal cielo, perché almeno nel tuo territorio sei coperto.
La distribuzione è utile, ma per situazioni come la nostra è ridicola. Si intasca il cinquanta per cento di quello che fai, è una sorta di pizzo legalizzato. E così sei costretto ad alzare i prezzi per rientrare nelle spese, e a far pagare la tua rivista più del doppio di quello che ti è costata. Questa cosa se la possono permettere i grossi editori, che hanno alte tirature, ma per i piccoli è un suicidio. Ci dovrebbe essere un trattamento di riguardo, credo, per incitare la stampa indipendente. Perché è sempre nelle piccole situazioni che si creano e si sviluppano le cose più interessanti. E i talenti giovani.

Tempo fa c’era Sergio Nazzaro a dirigere Mega. Lui è stato grandioso, e gli sono ancora grato. Ci ha fatto entrare nel mondo della distribuzione e ha dato spazio a The Artist, incoraggiando davvero le vendite e la nostra produzione.
E quando capitano queste cose sei una persona un po’ più felice.

The Artist e la sua incarnazione Puck! sono anche vendute per corrispondenza.
Ma anche questo è un problema.
Le poste italiane hanno fatto fuori gran parte delle pubblicazioni indipendenti. E lo sanno bene, solo che a nessuno gliene frega un cazzo. Perché gran parte della stampa indipendente viene riconosciuta come clandestina, e quindi illegale. Poco importa se in effetti nessuno ci guadagna qualcosa a fare questo tipo di mestiere, e lo fa solo per passione.
L’ambito titolo “piego libri”, che ti garantisce spedizioni a basso prezzo, è qualcosa che ormai viene concesso solo alle grosse case editrici. È impensabile nella nostra situazione l’idea di pagare una spedizione in contrassegno per una sola copia, da vendere magari a un lettore che vive in un paese sperduto chissà dove. Rischi di perdere una grossa fetta di pubblico, con questi prezzi alle stelle.

Credi che la rivista dialoghi con una 'comunità'? O che l'abbia prodotta? Quale in particolare e perché?
L’intento nostro è sempre quello di creare una rivista popolare, mai per una elite privilegiata. Perché altrimenti c’è il rischio di ripetersi e di autocelebrarsi. E poi diventerebbe una noia mortale, un gioco perverso per addetti al settore.
Ma in ogni caso una elite si crea sempre, è un processo inevitabile. Insomma, io vorrei davvero che la nostra rivista venisse letta da tutti. Ma dubito che quelli di Comunione e Liberazione, ad esempio, vogliano abbonarsi.

Ci sono degli strumenti ad hoc per dialogare con questa comunità? (newsletter, sito, mailing list, o eventi "live", feste, ... Se sì, queste ultim,e dove avvengono? Sono autoprodotte?
Spesso ci serviamo dei poster per comunicare al pubblico i nostri sporchi traffici. E di mostre celebrative per diffondere il nuovo numero della rivista. È bello coprire i messaggi elettorali della Moratti con degli annunci di Puck il Nano!

Come vedi la rivista tra 10 anni?
I fumetti non esisteranno più. Saranno sostituiti dagli sceneggiati radiofonici, che subiranno un inaspettato processo di revival. La nostra rivista cercherà di resistere, ma senza successo. Si trasferirà al manicomio nazionale, dove saranno rinchiusi tutti gli artisti oramai disoccupati, e là daremo via a uno spettacolare numero di addio.
Ma questo, ovviamente, prima del disastro atomico.

mercoledì 21 maggio 2008

FOTO DI GRUPPO CON SCHELETRO!

Questa è la mia rock'n roll band. Gli Hamelin.
Da sinistra: il sottoscritto, Francesca Tuzzi, Alberto Luongo, Guido Scarpa e Omsharan Salafia.
Fotografia di Georgemary.

Siamo stati intervistati da Vivimilano, per parlare delle nostre canzoni e delle nostre visioni.

In questo momento vorrei suonare l'armonica in una baracca della Louisiana.

A prestissimo, su queste stesse frequenze, con un fumetto nuovo nuovo.

mercoledì 14 maggio 2008

Ritardi Colossali

Bentornati.

Quella che vedete qui sopra è la locandina ufficiale del concerto di venerdì scorso tenuto dalla mia rock'n roll band, gli Hamelin, per la quale scrivo quasi tutti i testi e suono il basso e l'armonica a bocca.
Abbiamo suonato per due ore piene, ripercorrendo la nostra fase blues, quella più hard rock e quella dichiaratamente psichedelica.
E nel frattempo, apposta per l'occasione, il mio terzo cappello a cilindro ha fatto il suo debutto ufficiale per il pubblico.

Nel casino generale della mia vita, intanto, mi è mancato il tempo di darvi un resoconto ufficiale del mio viaggio a Napoli in occasione del Comicon. Avevo lasciato queste pagine proprio annunciando la venuta di Puck il Nano al salone internazionale dei comics, ma poi sono sparito nuovamente dalla circolazione.
Beh... Eccovi i punti più salienti:

- Ho perso le valigie all'andata, con dentro tutti i miei disegni originali degli ultimi due anni (porcaputtanastronzainfamecagnaimpestatatroia!!!), per poi ritrovarli felicemente all'arrivo del volo successivo (diosiabenedettoneisecoliesalgaingloriamen!!!)

- Mi sono ubriacato tre sere su tre, e sempre con gente diversa

- Ho consigliato a una ragazza di smettere di leggere manga, e lei ha spalancato gli occhi sulla via della ragione.

- Ho presentato la storia "Molotov", assieme allo sceneggiatore Luca Vanzella (ed entrambi alla presentazione ufficiale di Futuro Anteriore non ci ricordavamo il titolo della storia)

- Ho quasi vomitato in aeroporto

- E per finire, nel viaggio di ritorno mi sono sognato un gremlin che sabotava il menu della hostess (Rod Serling mette a dura prova il mio subconscio)

E poi, giusto per la cronaca, queste sono le persone che ho visto e che saluto: Barbara, Giadarugiada, Francesca che mi ruba il cappello, StraberryAle, Micol, Giovanna d'Arco, Rocco Lombardi, Simone Lucciola, Massimo Semerano,Luca Vanzella, Luca Genovese, Giuseppe Palumbo, Matteo Fenoglio, Emiliano Rabuiti, Claudio Calia,Laka, Alessio Spataro, Matteo Polenta, le Serpi in Seno, Giorgio Santucci, Lorenzo Sartori, Alberto Corradi, Alino, Michele Ginevra, Lorenzo Chiavoni e i suoi amici, il Dizionario del Fumetto, Miguel Angel Martin, Dario Morgante, Jeremyville, Ponchione, Squaz, Ratigher, Giacon, Maicol&Mirco, Dott.Pira, Tuono Pettinato, Remo Fuiano, Luca Boschi.Più tanti altri che sicuramente avrò dimenticato.

Okay, companeros...ora vi saluto.
Puck necessita il mio aiuto per la venuta della Rivista (ma ci siamo quasi, il maledetto nano sta già oliando i motori e tenendo lezioni di impaginazione ai sottoproletari cinesi).

A presto, promesso, su queste stesse frequenze.

martedì 22 aprile 2008

NAPOLI COMICON!!!

Buonasera, piccolo pubblico internauta.
Il sottoscritto partirà domani notte per Napoli, in occasione della X edizione di Napoli Comicon.
Con me ci saranno Emanuele Fossati, la favolista Francesca Carbonini e Puck il Nano chiuso nella stiva dell'aereo.
Se questo ridicolo governo leghista non farà sparire prima il Sud Italia, cosa molto probabile vista la tragicomica situazione attuale, mi troverete là a diffondere il verbo della rivista Puck! .
La rivista non ci sarà ancora, perchè è più impegnativa di un remake di Ben Hur, ma troverete comunque parecchio materiale per conoscerla in anticipo. Nonchè i vecchi numeri di The Artist, per gli aficionados che se li sono persi.

Sempre a Napoli Comicon, poi, verranno messi in mostra alcuni miei orginali sparsi.
In occasione della mostra di Futuro Anteriore, curata da Alino, Michele Ginevra ed Emiliano Rabuiti, saranno esposte al pubblico alcune mie tavole tratte dalla storia 1977, scritta assieme a Luca Vanzella.
Mentre alcuni originali di una mia vecchia storia, ResistereResistereResistere, verranno dati in pasto ai visitatori in occasione di una mostra antologica dedicata al libro Resistenze.

Beh... ci vediamo al mio ritorno!

il vostro visionario di fiducia

giovedì 3 aprile 2008

MOLOTOV!

Bene!
Quella che vedete qui sopra è un'anteprima della storia che ho realizzato per Futuro Anteriore. Disegni miei, testi del selfcomico Luca Vanzella.
Protagonisti, la papera Guendalina e il suo ragazzo simil Popeye impegnati a fabbricare molotov artigianali.

Beh, ho fatto girare questa storia tra amici e collaboratori e ho avuto pareri piuttosto contrastanti riguardo alle vicende di questi due improbabili dinamitardi : c'è chi si è dimostrato entusiasta, chi mi ha accusato di disimpegno politico e chi invece si è semplicemente perplesso per l'assurdità di questa mini avventura incendiaria.

Il fatto è che un tema scottante come quello del 1968 ( bellissimo, ma anche ad alto rischio di retorica) poteva risultare molto problematico per le mie creature, che non hanno di certo le fattezze per prendersi politicamente sul serio. Così ho proposto a Vanzella un approccio da slapstick comedies, con una strizzata d'occhio a Tex Avery e ai vecchi fumetti orrorifici di Renzo Barbieri.

Il risultato è quello che vedrete presto, a Napoli Comicon, in occasione dell'edizione 2008 di Futuro Anteriore.

Nello stesso elenco di nostalgici sessantottini, oltre al sottoscritto, figurano: Edo Chieregato, Luana Vergari, Laca, Ratigher, Giorgio Fratini, Alessandro Di Virgilio, Davide Pascutti e molti altri.

Beh...ora vi saluto. Guendalina mi chiama alla finestra. Ha di nuovo preso fuoco, povera cocca.

A presto, amici di terrorismo politico!

sabato 29 marzo 2008

Il maledetto nano è online!!!

Scusate il ritardo. Sono ancora dei vostri, ma incasinato come non mai. Roba da tirare le testate al muro!
Comunque... Domani mattina io e lo staff di "Puck!" saremo a Cartoomics a lanciare cartoline promozionali della rivista. Ci abbiamo riempito un bagagliaio intero.

E per l'occasione Puck il Nano ha aperto la sua pagina web. Me lo ha confessato proprio ieri, in una delle sue solite apparizioni notturne.
Eccola: nuova, fiammante e tutta rosa. La trovate qui: http://www.pucknano.com

Ma per ora è solo un'anteprima. Le cose si evolveranno, promesso. Eccome, se si evolveranno.

martedì 4 marzo 2008

CAVANDOLI!!!

Con questo post, seppure in ritardo, mi unisco all'iniziativa di Tonin e Perogatt nel ricordo di un amico.

Esattamente un anno fa, il 3 marzo 2007, se ne andava per sempre il grande Osvaldo Cavandoli, padre de La Linea nonchè figura chiave del cinema d'animazione italiano e internazionale.
Mi è stato molto difficile digerire questa scomparsa. Una vitalità di questo calibro meriterebbe di essere immortale, di accompagnarti vita natural durante, e mi mancano parecchio quelle spensierate visite nel suo Cinestudio in Via Prina, dove abitualmente io e i miei amici andavamo a trovarlo, chiedendogli collaborazioni che lui mai si rifiutava di dare.

Già... perchè, per una strana alchimia che ha del miracoloso, Cavandoli aveva assunto il ruolo di guru spirituale della mia rivista The Artist. Nel tempo era diventato un amico, un collaboratore fidato e un ottimo esempio da seguire.

Di lui ho un folto kaleidoscopio di immagini nella testa: le mascherine gialle con cui disegnava la sagoma della testa della Linea, i pupazzi dei suoi primi film in stop motion chiusi nelle teche di vetro, le sigarette lunghe e sottili con cui accompagnava le sue barzellette, quella volta che mi telefonò per spedirmi via fax la sua versione di Puck il Nano, gli accendini con le donne nude stampate sopra, l'aria furba di chi non si prende mai sul serio.

Era bello conoscere Cavandoli, e spero tanto che ovunque si trovi, ora, se la spassi proprio come se la spassava qui sulla Terra.

domenica 2 marzo 2008

CHILDREN NO MORE


Ebbene sì. Seppure in un ritardo madornale (e nonostante Puck il Nano sia noto nel mondo dell'editoria per la sua manovalanza di bambini cinesi sottopagati, addetti all'impaginazione e alla correzione di bozze), anche io parteciperò alla mostra itinerante Children No More, che ha come tema la violenza sui minori, e che verrà organizzata da Alessandro Dezi in collaborazione con l'Associazione Onlus Karibu.

Ma ecco quanto dice il comunicato, senz'altro molto più esaustivo del sottoscritto:

“CHILDREN NO MORE” sarà una mostra dedicata alla violenza sui minori. Sarà organizzata da Alessandro Dezi, e Fiorenza Filippi, per conto dell’Associazione Onlus “Karibu”,(http://www.karibuonlus.it/)che si occupa di missioni umanitarie nei paesi in via di sviluppo. Diversi sono i progetti già avviati e in fase di realizzazione in Tanzania e Perù, come adozioni a distanza, istruzione, edificazione di strutture, promozione dell’artigianato e dell’imprenditoria autoctona, con cifre spesso davvero ridicole per gli standard occidentali.La mostra è prevista per la primavera del 2008, salvo imprevisti. Il tema è: la violenza sui minori, in ogni sua possibile accezione (bambini soldato, lavoro minorile, prostituzione, violenza sui minori, ecc.). Il progetto sarà quello di inaugurare a Colleferro (Roma) per poi renderci itineranti in diversi posti d’Italia, per almeno i due anni successivi. Lo scopo è quello di reperire fondi per sovvenzionare i progetti umanitari: fondi che andranno interamente devoluti (né gli organizzatori, né l’associazione tratterremo un solo euro, nemmeno per coprire le spese che saranno interamente sostenute dai soci).

Bene! E dopo questa parentesi di riflessione morale si torna al mio passatempo preferito: sparare ai topi alla stazione dei treni. A presto, gente!

venerdì 22 febbraio 2008

SILLY WILLY

Questo è per tenervi buoni nei giorni di pioggia.
Ritagliare sui contorni e montare le giunture con delle punte di metallo.
A presto, companeros!

martedì 12 febbraio 2008

SCARLATTI & THE CYCLOSTYLES!!!

Dopo mesi di assenza dalle scene, che si fanno sempre più sentire, il sottoscritto è tornato a suonare in pubblico.
Quella che vedete qui sopra è una rara foto di backstage dell'ultima formazione occasionale: la piccola orchestra blues Scarlatti & the cyclostyles, diretta dall'erudito Maestro Scarlatti.
Il Maestro si è prestato alla causa e mi ha aiutato a formare questa nuova band, nata e scioltasi nell'arco di una sola giornata. Abbiamo suonato per circa un'ora e mezza, e bevuto con moderazione. Parte del vicinato si è lamentata, altri hanno applaudito e qualcun altro si è fatto scavare un altro padiglione auricolare nel cranio, per sentirci al meglio.

Il gruppo era così costituito:

- Maestro Scarlatti alla batteria
- Omsharan Salafia alla chitarra
- Andrea Aloisio & Georgemary alle percussioni
e il sottoscritto come sempre al basso e all'armonica a bocca

Ancora una volta una piccola parte delle nostre anime è stata data in pasto a degli estranei per una buona e giusta causa.
A quando una prossima data? E con quale formazione?
Questi e altri misteri annebbiano il futuro.

A prestissimo, miei cari, con nuovi aggiornamenti dal fronte propagandistico di Puck il Nano.

venerdì 25 gennaio 2008

ESCLUSIVO!!! LA POSTA DEL DOTTOR PIRA SULLE PAGINE DI PUCK!

Avete problemi di cuore? Vi manca l'autostima? Siete dei disadattati?
Necessitate di una consulenza agroalimentare?

SORRIDETE! Puck il Nano ha per voi la soluzione ad ogni problema!

Scrivete alla rivista PUCK!
D'ora in poi uno specialista affermato vi aiuterà a risolvere i vostri problemi!!!

Esperto in psicopatologia decorativa, grazie a un lungo curriculum di traumi procurati e subiti, esperienze post-mortem e contatti con entità superiori attraverso la droga, il Dr.Pira vi aiuterà a risolvere i vostri problemi e ricondurvi sulla tortuosa via che porta alla felicità.

Scrivetegli a questo indirizzo: dr.pira@fumettidellagleba.org

Le lettere verranno pubblicate sulla rivista "Puck!", per la quale l'esimio Dottor Pira tiene una apposita rubrica postale.

Beh, che aspettate!? Scrivete!!!

Dottor Pira - una voce per la Speranza.

venerdì 18 gennaio 2008

PUCK IS COMING #8: GIUSEPPE PALUMBO!!!

Ebbene sì, cari lettori... Anche Giuseppe Palumbo avrà da dire la sua nell'ardua diffusione del verbo di Puck il Nano...
Sulle pagine di Puck!, infatti, approderanno le magnifiche creature Dummy & DaddyApe, la strana coppia del cinema muto alle prese con storie di iperviolenza e fine surrealismo.

Dummy è un sognatore, un viveur che ama bere e a stare all'aperto. La cicala della situazione, insomma. Daddy Ape è il suo amabile compagno di avventure, un figlio di puttana patentato che ha come unico scopo nella vita quello di trucidare Dummy.

Riusciranno i nostri eroi a smuoverci lo stomaco a furia di risate? Cosa succede se prendiamo Buster Keaton e Hulk Hogan e li frulliamo assieme? Lo scoprirete presto, tra uno sprizzo di sangue e l'altro...

A prestissimo, gente! E state allegri!!! Nuovi aggiornamenti da Puck il Nano vi aspettano!!!

giovedì 17 gennaio 2008

PUCK IS COMING #7: ALBERTO PONTICELLI

Quella che vedete qui sopra è un'anteprima della spettacolare primissima storia di Papa Paolo XXX, scritta da Maurizio Rosenzweig e disegnata da Alberto Ponticelli.
La coppia delle meraviglie ha dato un tocco di cristianità alle oscure profezie atee di Puck il Nano...e così, tra i vari personaggi ospiti del suo carrozzone degli orrori, c'è questo pontefice dai superpoteri alle prese con l'immondo Mostro di Calcutta.

Il mostro si aggira per la metropoli, semina panico e infesta tutto quello che gli capita sotto tiro. Riuscirà l'eroico paladino del Cattolicesimo a disinfestare Milano dal male? Saremo tutti condannati a passare il resto dei nostri giorni in una cloaca pubblica? Rosenzweig tesse la trama orrorifica e Ponticelli contorce abilmente le nostre retine. Aspettatevi delle belle: il papa approda sulle pagine di Puck!

Bene, per ora è tutto! Andate in pace, miei cari.

mercoledì 16 gennaio 2008

OOOOGA BAGOOOMBA!

Di ritorno dalle mie giornate andaluse, sono passato a casa a prendere il primate qui sopra per fiondarmi nell'assordante metropoli inzuppata di pioggia.
Io e lo Scimmione in questione, elegantissimo come sempre, siamo quasi annegati per tutta quell'acqua che scendeva dal cielo. Roba che lui perdeva macchie di china ad ogni passo, ed io gli stavo dietro a raccoglierle. Gli ho fatto fare un giro per Parco Sempione, dove ha raccattato qualche centesimo ballando un vecchio pezzo dixieland per il pubblico in delirio. Poi, dannazione, ci siamo fermati a un chioschetto di banane e là ci siamo rimasti per quasi un'ora. La Scimmia ha sfoderato la sua dialettica meravigliosa, con quella voce alla Louis Armstrong che si ritrova, e il venditore di banane ha regalato una doppia razione anche a me. Roba che ho ancora il mal di stomaco!!!

Le nostre strade si sono divise verso sera: ho consegnato lo Scimmione ai disegnatori Maui&Neri dello Studio Monkey, che lo adotteranno ed esporranno nella loro mostra al Teatro delle Colonne. Lui ha fatto un po' di casino da perfetto esibizionista del cazzo qual è, ma poi si è adattato alla nuova sistemazione.

Il suo debutto ufficiale sarà questo venerdì sera alle ore 18:00 alle Colonne di San Lorenzo a Milano.
Tra gli altri ciondolanti ospiti, anche le scimmie di Chester Bladeau, Giulio Voltolina e parecchi altri cartoonist.
Non mancate!